CASA BARBARELLA, BOICOTTATO IL PROGETTO DI RECUPERO DEL COMUNE
Livio Frattin del Pd attacca: «No ai miniappartamenti nel corpo centrale»
Castelfranco – Meglio prendere tempo e rivedere il progetto. È questo il proposito di Livio Frattin, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, per Casa Barbarella a Sant’Andrea oltre il Muson.
Secondo Frattin «va pensato un progetto di riqualificazione del centro del paese complessivo, che punti al collegamento tra Villa Chiminelli e Casa Barbarella». Per questo Frattin boicotta il progetto del Comune affidato all’Aeep di realizzare dei miniappartamenti nel corpo centrale di Casa Barbarella, quello più antico.
«Non troviamo sensato realizzare dei miniappartamenti nel corpo centrale di Casa Barbarella, quello storicamente più significativo e pregiato – attacca Livio Frattin -. Il restauro dell’immobile e la riqualificazione del centro di Sant’Andrea deve passare per una visione d’insieme che coinvolga Casa Barbarella collegandola a Villa Chiminelli. Non è pensabile svuotare Casa Barbarella della sua vocazione di edificio ad uso pubblico. Gli alloggi eventualmente potrebbero essere realizzati nelle dependance laterali, ma non nel corpo più antico».
«Chiediamo di aspettare prima di andare avanti con il progetto che il Comune ha affidato all’Aeep – dice ancora Frattin -. Si consideri anche la possibilità di spostare il monumento della prima guerra mondiale: si creerebbe uno spazio non indifferente».