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19 aprile 2024

Mogliano

Casier, si finge sordomuta e chiede l'elemosina ai clienti del supermercato: scoperta da due Carabinieri

I militari non erano in servizio ma si sono insospettiti e dopo un primo controllo è emersa la truffa. Denunciati in due

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

elemosina

CASIER - Mercoledì sere in un supermercato di Casier due carabinieri del comando provinciale di Treviso hanno notato una giovane donna che si avvicinava ripetutamente ai clienti gesticolando e mostrando loro con insistenza una certificazione, tanto che qualche avventore le consegnava del denaro.

I militari, liberi dal servizio e in quel locale per motivi privati, si sono insospettiti e hanno deciso di osservare con discrezione la donna, notando che, dopo i diversi approcci, faceva dei cenni di approvazione all’indirizzo di un uomo il quale di tanto in tanto l’avvicinava per un veloce quanto furtivo consulto.

Uno dei militari si è dunque avvicinato alla donna e anche a lui la stessa mostrava un foglio, “certificato regionale per persone non udenti e fisicamente disabili”, con un elenco riferito a sottoscrittori, città, firma e somma donata, sollecitando una dazione.

Il militare si è dunque qualificato, chiedendo alla donna i documenti di identità, così come pure al complice nel frattempo era arrivato per verificare cosa stesse succedendo.

È dunque emersa in maniera evidente la contraffazione del certificato e la simulata invalidità della donna: i due, cittadini rumeni senza fissa dimora in italia, lui 33enne e lei 20enne, sono stati accompagnati all’esterno del locale pubblico e con l’ausilio di altri colleghi in servizio nel frattempo intervenuti sono stati sottoposti a un più accurato controllo.

Nella loro autovettura parcheggiata in luogo defilato sono state trovate e sequestrate decine di mazzette di denaro contante di vario taglio per un totale di circa duemila euro, evidente frutto dell’introito giornaliero, oltre a svariate certificazioni sempre riferibili a false invalidità.

Individuati anche diversi clienti dell’attività commerciale, taluno dei quali sporgeva denuncia per l’ingegnoso raggiro. Gli interessati, con precedenti penali specifici, dopo le formalità di rito verranno denunciati in stato di libertà per il concorso nei reati di falso e truffa continuati.
 

 



Gianandrea Rorato

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