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27 aprile 2024

Treviso

Cava Morganella: "Via libera agli scavi senza attendere l'esito delle verifiche antimafia"

Dopo l'interrogazione dei consiglieri di opposizione arriva la risposta della Regione

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

cava Morganella

PONZANO - Prosegue lo scontro per il via libera agli scavi sotto falda alla Cava Morganella, tra Paese e Ponzano. Dopo l’interrogazione presentata da cinque consiglieri di opposizione in Regione per chiedere chiarimenti “sulla mancata attesa dell'esito delle verifiche antimafia prima di trasferire l'autorizzazione alla ditta incaricata per le attività estrattive” è arrivata la risposta dalla regione che avrebbe dato l’ok a nuovi scavi in profondità passando così dagli attuali 40 metri a 60 metri di profondità, per l’estrazione di ulteriori 4,15 milioni di metri cubi di ghiaia in 15 anni.


“Dalla risposta alla mia interrogazione per gli scavi a cava Morganella, non emergono elementi in grado di sciogliere i dubbi sul caso”, scrive il consigliere regionale del Pd, Andrea Zanoni, primo firmatario di un’interrogazione presentata nello scorso novembre assieme ai colleghi di opposizione Bigon, Lorenzoni, Ostanel e Guarda.

“Ad oggi non è ancora dato a sapere se la ditta incarica sia stata inserita nella “White List," ovvero l'elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, istituita presso la prefettura di Treviso”.


“Nella risposta all'interrogazione - spiga Zanoni in una nota - non viene spiegato perché la Regione il 5 ottobre scorso chieda alla banca dati nazionale antimafia informazioni in merito alla ditta incarica e che, invece di attendere la risposta o almeno i trenta giorni previsti dalla legge del silenzio-assenso, che sarebbero scaduti il 28 ottobre, con incredibile velocità e solerzia già il 7 ottobre abbia approvato il decreto. L’assessore all’ambiente Bottacin ha detto che attualmente il decreto autorizzativo non è ancora stato perfezionato”. Lo stesso decreto autorizzatorio è stato impugnato al Tar dal comune di Ponzano. E ora Pd e Terzo Polo chiedono al sindaco di Treviso e presidente Anci Veneto, Mario Conte, di fare lo stesso.

 

Nella foto striscione di protesta contro gli scavi

 



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Isabella Loschi

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