CITTADELLA DELLA SALUTE: LEGATA ALLA MANOVRA TREMONTI
Ore di trepidazione alla direzione dell’Ulss 9 per il voto di stasera alla Camera. Se viene confermato il voto del Senato è fatta
| Laura Tuveri |
TREVISO – Cittadella della Salute: fiato sospeso fino a stasera, venerdì 15 luglio, quando la Camera darà il via libera alla Manovra finanziaria approvata ieri dal Senato. La direzione generale dell’Ulss 9 di Treviso in questi giorni è in fibrillazione perché un provvedimento contenuto nella legge finanziaria potrebbe far crollare il sogno di veder nascere la Cittadella della Salute che verrà realizzata grazie ad un consistente apporto di capitale privato.
Pericolo scongiurato se i deputati non apporteranno modifiche al testo nel punto in cui parla della quota di ammortamento finanziario deducibile per quei privati che investono project financing in ambiti come quello sanitario. Il testo approvato al Senato è, fortunatamente per la salute dei trevigiani, stato modificato rispetto alle intenzioni iniziali.
In questi giorni, infatti, la manovra targata Tremonti, che il Governo ha deciso di accelerare, altra cosa buone per l’Ulss 9, ha fatto sì che l’entrata in vigore del decreto legge 98 potesse essere accompagnata da alcune modifiche (in particolare sulla quota di ammortamento finanziario deducibile che non può essere superiore al 1 per cento del costo dei beni).
Se fosse passata si sarebbe pesantemente disincentivato la convenienza dei privati ad investire: la remunerazione del capitale si sarebbe drasticamente ridotta a circa un decimo, rendendo di fatto antieconomico procedere. Quasi nulla, tuttavia, fa presumere che anche la Camera non confermi il voto di Palazzo Madama. Tutta questa incertezza, però, ha spinto il direttore generale dell’Ulss 9, Claudio Dario (nella foto), a prorogare il termine per il ricevimento delle offerte relative alla gara per la realizzazione dell’importante opera che era stato fissato al 21 luglio.
Ora le domande potranno essere inoltrate entro le ore 12.30 del 5 agosto. E il dott. Dario, come tutto il suo staff, dovrà pazientare ancora un po’ per poter valutare la bontà dei progetti che perverranno.
“L’intervento per la realizzazione della Cittadella della Salute – spiega Dario – è per noi, come per tutto il territorio trevigiano, di rilevanza enorme. E’ un’operazione da oltre 200 milioni di euro il cui costo è già stato approvato a febbraio dalla Giunta regionale. Per il 21 luglio era stato fissato il termine della scadenza per la presentazione delle offerte. Alla luce di quanto stava accadendo abbiamo preferito prorogare la data di presentazione delle domande per studiare la legge e per consentire agli investitori di presentare proposte disomogenee. La partita è importante e non possiamo permetterci battute d’arresto in questa operazione".
Il direttore generale dell'Ulss trevigiana ha spiegato che la possibilità di conseguenze sul project è stata rilevata subito dagli uffici ma anche da parte di una ditta che è interessata a partecipare al bando. "A questo punto è chiaro che è necessario attendere l’entrata in vigore del decreto in modo che non vi siano turbamenti sull’andamento delle proposte. Sentiti tutti gli uffici competenti, ho ritenuto di procedere con una delibera immediatamente eseguibile alla proroga” ha aggiunto Dario.
Il testo che è stato licenziato al Senato, tuttavia, appesantisce l’Irap per gli investitori che passa da 3.9% a 4.2. Ma questo è poca cosa rispetto a quello che avrebbe potuto comportare il provvedimento sulla quota di ammortamento. Il progetto della Cittadella vale 224 milioni di euro: 126 milioni sono capitale pubblico, 98 di derivazione privata.
Assai remota la probabilità che il bando vada deserto e che il 5 agosto nessuna busta venga recapitata alla direzione dell’Ulss 9, a Borgo Cavalli. Ben 23 aziende hanno chiesto di poter fare dei sopralluoghi, step indispensabile per essere titolate a presentare l’offerta. Fra queste aziende alcune hanno rimostrato particolare interesse ai progetti.
Gli investitori privati come saranno remunerati? L’Ulss verserà loro un canone annuo di 3 milioni 550 euro, generati mediate il risparmio che la nuova struttura consentirà di ottenere in termini di miglioramento organizzativo e anche di minori spese di personale. Altri introiti deriveranno dalle economie di scala ottenute, per esempio, dai minori costi energetici che si otterranno con le nuove tecnologie a disposizione.