CNA: è uno spreco, il Governo fermi il trasferimento del 1° FOD
La CNA di Treviso chiede anche l’intervento di RETE Imprese Italia per bloccare il trasferimento del comando a Firenze
| Julia Gardiner |
La CNA chiede il congelamento della decisione ministeriale di smembrare e spostare il 1° FOD dalla sede di Vittorio Veneto.
La Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa rilancia la contrarietà al trasferimento dopo un’attenta e approfondita valutazione dello stato delle cose. «La riorganizzazione delle forze armate deve essere ispirata da ragioni strategiche sull’utilizzo delle forze in campo e da ragioni di ordine finanziario: la chiusura della sede vittoriese del 1° FOD non sembra rispondere adeguatamente a nessuno di questi due criteri, anzi sembra contraddirli in quanto le forze armate in stanza a Vittorio Veneto hanno fatto in questo territorio investimenti massicci nelle strutture». Così Giuliano Rosolen, direttore della CNA provinciale di Treviso, entra nel merito della delicata questione, auspicando che il nuovo ministro alla Difesa Mario Mauro riconsideri la decisione presa dal suo predecessore a febbraio congelando da subito le operazioni di trasferimento.
«Ad un’attenta analisi la riorganizzazione ipotizzata su Firenze appare incomprensibile – scandisce Rosolen – perché richiede investimenti sulle strutture militari fiorentine che sono già stati fatti a Vittorio Veneto. Sembra tanto una scelta politica più che una scelta basata su esigenze di riorganizzazione strategica e di risparmio finanziario».
Visto il forte e positivo rapporto che c’è nel territorio di Vittorio Veneto tra forze armate, istituzioni, attività produttive e di servizio, la CNA provinciale di Treviso ha interessato del caso la CNA nazionale chiedendo ai massimi vertici dell’organizzazione di mettere in campo, assieme a RETE Imprese Italia, un’azione di lobbying positiva sul Ministero della Difesa per fare in modo che il 1° FOD resti a Vittorio Veneto.