Concerti sinfonici novembrini
Per la 14^ volta consecutiva l’orchestra Gruppo d’archi Veneto si riproporrà in versione sinfonica per dar vita all’ormai tradizionale produzione novembrina
TREVISO - La produzione di Santa Cecilia, proposta dall’Orchestra Gruppo d’Archi Veneto in formazione sinfonica e giunta alla sua quattordicesima edizione, è ormai uno degli appuntamenti più attesi ed applauditi dell’autunno musicale trevigiano: saranno quattro i concerti con cui l’orchestra – giunta all’invidiabile traguardo di quasi un ventennio di attività – omaggerà quest’anno la Santa Patrona della Musica. Di tutto rispetto il “pedigree” degli interpreti. Fondato nel 2003 da Fiorella Foti, che si fa carico fin dall’inizio anche della direzione artistica, l’Ensemble si è imposto in questi anni grazie ad un lavoro serio e responsabile, che lo fa apprezzare in tutte le circostanze in cui si esibisce, sia in veste cameristica che sinfonica, consentendogli di riscuotere l’apprezzamento di “addetti ai lavori” e di appassionati musicofili. Uno per tutti, il magistrato e neo-ministro Carlo Nordio (da sempre “fan” e affezionato sostenitore), che in un articolo scritto per il “Gazzettino” lo ha definito “il complesso che onora la città di Treviso, mantenendo viva la tradizione orchestrale trevigiana”. Si tratta infatti di un Ensemble ormai consolidato, che ha al suo attivo oltre centosessanta concerti, a fianco di famosi solisti (come Leonora Armellini, Giuliano Carmignola, Giovanni Andrea Zanon, Gemma Bertagnolli, Enrico Bronzi....) e di varie formazioni corali. Invitato ad esibirsi a Milano nell’ambito dell’Expo 2015, ha effettuato tre tournées in Grecia e tenuto concerti in Svizzera e in Austria.
Oltre ai concerti di S.Cecilia, memorabili in questi ultimi anni le sue numerose esecuzioni del “Requiem” di Mozart: proposto negli applauditi concerti tenuti nel corso del 2018 a ricordo delle vittime di tutte le guerre, è stata la prestigiosa “colonna sonora” con cui nel luglio scorso sono stati celebrati i 200 anni della morte di Antonio Canova, nei luoghi- cardine della sua biografia , cioè Possagno, Venezia e Roma, sempre sotto la guida di Davide Pauletto e con il Coro “En clara vox” . Sostenuto dal 2019 da uno sponsor prestigioso, la Garmont Int. (che di recente le ha rinnovato il supporto fino al 2025), è uno dei pochissimi Ensembles italiani ed europei a potersi fregiare del titolo di "Complesso in Residence": opera infatti in stretta unità di intenti con l’ISSR “Giovanni Paolo I”, Ente collegato alla Facoltà Teologica del Triveneto, a seguito di convenzione sottoscritta in virtù della comune volontà di riscoperta e di valorizzazione della musica sacra. La direzione dell’orchestra è affidata come sempre alla brillante e fantasiosa bacchetta di Maffeo Scarpis, descritto dal Corriere della Sera come “Direttore dal gesto di rara chiarezza e interprete lucido delle ultime voci del Novecento”.
Quanto ai contenuti della produzione, la direttrice artistica ha pensato quest’anno a un godibile programma che comprenderà veri e propri capolavori, ascrivibili agli autori che, sulla scia del capostipite Haydn, fecero grande la cosiddetta “Prima Scuola Viennese” : Mozart, Beethoven e Schubert. La serata sarà aperta dalla solenne Ouverture “Egmont”, modellata sulla tragedia di Goethe e definita da Massimo Mila “una delle composizioni in cui si manifesta più compiutamente il nobile idealismo eroico dell'animo di Beethoven”. Una vera “chicca” sarà costituita dallo splendido “Concerto per clarinetto”, opera composta da Mozart nel suo ultimo anno di vita, e affidato al clarinettista bellunese Alessandro Pasuch, che, nonostante la sua giovanissima età, si è già messo in luce come solista con varie formazioni, grazie alle spiccate doti interpretative e al solido bagaglio strumentale . Infine la Terza Sinfonia, composta da uno Schubert che, seppur solo diciottenne, dà prova di aver perfettamente recepito la lezione di Haydn e di Mozart. La produzione 2022 (che può contare anche sull’intervento di vari soci sostenitori e della Banca Prealpi SanBiagio, con la sua collaterale Associazione “Noi per Noi”) aprirà il sipario a Tarzo, proprio nel moderno Auditorium della Banca Prealpi SanBiagio, domenica 6 novembre alle h.18. La domenica successiva si ripeterà l’ormai tradizionale trasferta a Pieve di Soligo (Teatro Careni, domenica 13, h.18), grazie alla collaborazione e al contribuito dell’Amministrazione Comunale pievigina, con cui si è stabilita da anni un’esemplare sinergia. Il 3° concerto, che costituirà la consueta main performance trevigiana, quest’anno avrà luogo martedì 22 - proprio nel giorno in cui si festeggia S.Cecilia - al Teatro Del Monaco, h.20.45, patrocinata dal Comune di Treviso e come sempre inserita nel cartellone ufficiale della stagione concertistica del Teatro come “Evento speciale”. Il Ministro Guardasigilli Carlo Nordio ha annunciato che conta di mantenere il suo solito ruolo di conduttore della serata. Infine, a chiusura delle fatiche novembrine, la replica di Verona, nel prestigioso Teatro Ristori , per il concerto voluto e organizzato ancora una volta dalla FinecoBank, mercoledì 23 alle h.20.45 .