Condominio di via Romanina a Castelfranco. L'opposizione: "I sindaci e le giunte leghiste paghino le spese legali"
Dopo il verdetto della Corte di Cassazione, il gruppo Castelfranco Merita vuole che siano rese pubbliche le spese legali sostenute dal Comune nella vicenda del condominio irregolare
CASTELFRANCO – Dopo le sentenze dei tribunali, da ultima la Corte di Cassazione, che hanno dichiarata illegittima l’altezza del condominio sorto in via Giotto, ora l’opposizione comunale del gruppo “Castelfranco Merita” passa all’attacco di coloro che reputano responsabili di una causa persa già in partenza: Luciano Dussin e Stefano Marcon, sindaci rispettivamente dal 2010 al 2015 il primo e dal 2015 ad oggi il secondo.
I due sindaci sono accusati di aver testardamente cercato di sostenere le ragioni del costruttore che, dopo aver demolito una villetta unifamiliare, ha edificato un condominio, determinandone l’altezza non sulla base dell’edificio precedente, ma su quella degli edifici circostanti. Dall’amministrazione comunale si sono più volti giustificati, asserendo che si trattava di questioni inerenti alle modalità di applicazione delle deroghe previste dal “piano casa” della Regione Veneto, in un quadro interpretativo non sempre chiaro.
Una vicenda che si protrae dal 2016 e che, nei tempi della giustizia, ha comunque permesso alla ditta edile di completare l’edificio, alto oltre 15 metri anziché i 12 consentiti. Ora, con il responso giuridico, lo scenario prevede la demolizione dei 3,75 metri in eccesso, ipotesi reputata remota visto che ormai la costruzione è completata , oppure un'ammenda pari al doppio della sanzione per la cubatura abusiva, che diventa comunque non più commerciabile. Il privato potrà ora dunque rivalersi sul costruttore e questi, a sua volta, si potrà rifare sul Comune: “Si prospettano tempi lunghi, perché è una causa civile, che verrà lasciata in eredità, costi compresi, alle prossime amministrazioni” commenta il gruppo Castelfranco Merita.
In conclusione, i cinque consiglieri comunali Sebastiano Sartoretto, Alessandro Boldo, Claudio Beltramello, Gianni Fiscon e Nazzareno Bolzon in coro affermano: “Vogliamo sapere quanto ha speso il Comune per sostenere le spese legali di questi anni”. E per i danni economici, i cinque non hanno dubbi: “I cittadini dovrebbero pretendere che siano i due sindaci leghisti (Dussin e Marcon) e le rispettive giunte a metterci i soldi per questa causa: che paghino di tasca propria le loro scelte e colpe politiche”.