Il consigliere Fdi, 'maggioranza veneti deve avere pelle bianca'
Nuova polemica su frasi razziste di Joe Formaggio
| Ansa |
![Joe Formaggio Joe Formaggio](https://www.oggitreviso.it/sites/default/files/styles/505/public/field/image/Immagine%202023-08-31%20150604.jpg?itok=AKXnj-4f)
VENEZIA - "Voglio vedere la maggioranza dei cittadini veneti di pelle bianca. Posso dirlo o no? E anche la gente la pensa così". E' la frase pronunciata durante una diretta televisiva dell'emittente 'Rete Veneta' dal consigliere regionale di Fdi Joe Formaggio, ex sindaco di Albettone, 'abbonato' alle polemiche per le esternazioni di stampo razzista. Formaggio - divenuto famoso anni addietro per aver detto che dormiva "con il fucile sotto il cuscino" - stava partecipando alla trasmissione Focus, quando in uno scambio acceso con un esponente del Pd sul tema dei migranti - riferisce il Corriere del Veneto - se n'è uscito con la frase che ha fatto sobbalzare lo studio.
E mentre gli altri partecipanti al talk lo rimproveravano, l'esponente di Fratellli d'Italia ha tirato dritto: "Oggi - ha aggiunto - sono andato in viale Milano a Vicenza, ero l'unico bianco. Non mi piaceva e non piace nemmeno alla maggioranza delle persone. Non possiamo fare diventare l'Italia la seconda Africa, non voglio vedere il Veneto con la maggioranza di cittadini di colore scuro".
"Chiedo scusa a tutti quelli che si sono sentiti offesi: il mio era un ragionamento provocatorio che voleva mettere al centro la questione dell'immigrazione clandestina; un ragionamento che, estrapolato dal contesto in cui è stato pronunciato, ha assunto un significato che non era quello che volevo esprimere. Non cerco però giustificazioni: ho sbagliato e mi pento di frasi che non mi appartengono e non rispecchiano il mio pensiero e quello del mio partito". Lo afferma il consigliere regionale di Fdi Joe Formaggio, tornando sulla polemica suscitata dalle sue affermazioni in tv sui veneti "che - aveva detto - vorrei in maggioranza vedere di pelle bianca...". "Il razzismo - prosegue l'esponente di Fratelli d'Italia - è un'espressione indegna e disumana, da contrastare con ogni mezzo e da condannare senza se e senza ma. Il colore della pelle per me infatti non è e non può essere un fattore di discriminazione". "La mia domanda, perché tale era - spiega ancora - era una provocazione e non una dichiarazione politica. Riguardava la presenza dei clandestini nel territorio regionale, tema al centro della trasmissione che mi ospitava e problema particolarmente sentito dai veneti".
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