Il Consiglio di Stato rigetta il ricorso della Regione e dà ragione al Comune di San Zenone degli Ezzelini
Via libera alla sistemazione della viabilità del centro come compensazione del passaggio della SPV
SAN ZENONE DEGLI EZZELINI – Il 20 giugno 2023 è destinato essere una data storica per San Zenone degli Ezzelini dato che è il giorno in cui è stata pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato che mette la parola “fine” alla controversia tra il Comune e la Regione Veneto sul riassetto viabilistico del tratto urbano della SP 248. “Un intervento complesso di riqualificazione urbanistica e di riassetto viabilistico dell'intero centro di San Zenone mediante un accordo di programma che ha permesso di realizzare la Superstrada Pedemontana Veneta nel tracciato in cui si trova in cambio dell’abbandono, da parte del Comune, del ricorso al Tar – spiega una nota della Municipalità -. L’opera però, di fatto, è rimasta sulla carta senza che la Regione ne desse poi corso nonostante le diverse richieste formali e informali e solleciti da parte del sindaco Fabio Marin”.
Ragion per cui un anno fa il Comune ha deciso di diffidare la Regione, avvalendosi dell’assistenza legale dell’avvocato Stefano Zoccarato di Treviso, affinché l’ente superiore convocasse una Conferenza dei servizi tra i diversi enti coinvolti al fine di concludere l’iter progettuale ed avviare i lavori stabiliti nell’accordo. “Diffida a cui la Regione non ha dato risposta portando così alla decisione da parte dell’amministrazione comunale di procedere con il ricorso al TAR – prosegue il Comune -che, alla fine del 2022, dava ragione al Comune. Ma non è finita. Con l’inizio dell’anno la Regione decideva di ricorrere in Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar. E martedì è arrivato il responso che, in sostanza, ricalca la sentenza del TAR: ovvero l’obbligo da parte della Regione di convocare la Conferenza dei servizi per l’esame del progetto delle opere compensative”. Ma ecco cosa si legge nella sentenza del Tar: “…la Regione è tenuta ad assumere le iniziative necessarie a dare esecuzione all’accordo, avviando la conferenza dei servizi per l’esame della proposta progettuale presentata dal Comune ricorrente entro il termine di giorni novanta dalla comunicazione o notificazione, se anteriore della presente sentenza. E’ riservata ad apposita istanza, ove permanga l’inadempimento, l’eventuale nomina di un commissario ad acta”.
Il sindaco di San Zenone, Fabio Marin, commenta così la novità: “E’ la sentenza che attendavamo. Non nego di aver passato settimane di apprensione, attesa e agitazione per l’esito di questo contenzioso. Un contenzioso che ha radici lontane perché l’accordo di programma da cui scaturisce riguarda la Superstrada Pedemontana Veneta la cui gestazione ha coinvolto anche le amministrazioni passate ed i due sindaci che mi hanno preceduto, Speranza Marostica e Luigi Mazzaro. Il significato di questo contenzioso, ma soprattutto la recente sentenza del Consiglio di Stato è importante sul piano etico, amministrativo e politico perché certifica l’importanza di risarcire questa comunità che tanto ha dato in termini materiali, e non solo, per il passaggio della SPV, ma dimostra anche come quell’accordo di programma sottoscritto ormai 11 anni fa non fosse affatto carta straccia. Sul piano politico voglio pensare e sperare che questa sentenza metta un punto a quell’atteggiamento di chiusura che purtroppo ho riscontrato in questi anni da parte dell’assessore regionale ai lavori pubblici, sempre reticente a dialogare, e che invece segni l’inizio di un nuovo corso, all’insegna del confronto e di quell’apertura al dialogo e collaborazione leale tra amministrazioni che spero di trovare anche da parte del presidente Luca Zaia”.
IL PROGETTO: Riassetto viabilistico del tratto urbano della S.P. 248 di San Zenone degli Ezzelini (a cura della Municipalità)
"L'intervento di riassetto – che investe circa 1 Km lineare di strada - si inserisce in un più ampio piano di riqualificazione generale dello spazio pubblico delle piazze, dei parcheggi e delle aree a verde, con l'obiettivo di rendere più funzionale e vivibile il centro storico del paese, rendendo anche pienamente fruibili i percorsi pedonali e ciclabili di fatto da ovest ad est del centro cittadino. Il progetto si sviluppa in due stralci: il primo, relativo alla riqualificazione dell'intersezione della provinciale 248 "Schiavonesca-Marosticana" con la provinciale 129 "Castello” (via Noè Bordignon) verso nord e via Marini verso sud e la rivalorizzazione dei tratti viari urbani di innesto ed il secondo, relativo alla costruzione di un disassamento dell'asse stradale, una sorta di “chicane”, sull’asta viaria in corrispondenza dell’abitato ad est di via A. Canova, creando un’ulteriore strada di servizio utile per valorizzare la fruibilità urbana in corrispondenza delle numerose attività commerciali presenti.
Più nello specifico, il progetto prevede lo spostamento a nord della viabilità lungo Via Roma così da poter realizzare un percorso ciclopedonale ampio ed una serie di parcheggi in linea verso sud, utili per facilitare l’accesso dei cittadini alle attività commerciali dislocate sul lato meridionale della provinciale. L’asse viario sarà separato da aiuole spartitraffico e intervallato da passaggi perdonali in sicurezza che fungeranno anche da dissuasori della velocità. Procedendo verso est, il progetto prevede quindi di introdurre una rotatoria “a fagiolo” sfruttando il più possibile lo spazio dell’attuale doppio incrocio ed in cui confluiranno la “Schiavonesca-Marosticana”, via Marini da sud e via Noè Bordignon da nord. Va ricordato che il Comune, essendo risultato lo scorso anno assegnatario di un contributo di 490mila euro nell’ambito dei fondi erogati attraverso la Legge regionale 39/1991 per interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale, sta già proseguendo nell’iter per la realizzazione del primo stralcio funzionale che prevede la riqualificazione e la messa in sicurezza dell'intersezione della S.P. 248 con la S.P. 129 (via Marini)".
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