Consumi: segnali di miglioramento, cresce l'ottimismo
Critica la situazione per turismo e settore dell'automobile
| Isabella Loschi |
TREVISO – Cresce l’ottimismo per il settore del commercio. Una speranza, seppur timida, di ripresa è confermata dalla periodica analisi dell'Osservatorio dei consumi di Confcommercio Treviso presentata questa mattina.
Pur permanendo un clima di incertezza tra consumatori e operatori commerciali, in tutto 271 imprese coinvolte nello studio, nel primo trimestre di quest’anno arrivano segnali di fine della caduta. Nei primi tre mesi del 2014 le vendite sono in calo per il 54% degli operatori, contro il 76% dello stesso periodo dell’anno scorso. Segnali di alleggerimento della crisi anche per il fatturato: per il 54% degli imprenditori è in calo, rispetto al 69% del 2013. Cresce l’ottimismo anche sul fronte dei consumatori cresce l'ottimismo: la metà del campione, 53%, non rimanda più gli acquisti importanti, mettendo al primo posto delle spese viaggi, vacanze e sport, con una soddisfazione personale più positiva che negativa rivolta al futuro.
“Considerando le due variabili aziendali chiave del questionario – vendite e fatturato – i confronti tra il trimestre ultimo con quello precedente e con l’analogo dello scorso anno segnano un indubbio e netto miglioramento, pur partendo da livelli ancora molto bassi ed insoddisfacenti” – spiega Vittorio Filippi, curatore della rilevazione. “In modo netto e coerente si può parlare di alleggerimento di tutti gli indicatori utilizzati. Ciò -sottolinea Filippi - non significa automaticamente che siamo in ripresa e che le difficoltà sono superate. Tuttavia si può affermare che ci sono oggi motivi realistici per poter sperare, pur in un contesto ancora molto fragile ed incerto”.
I settori che maggiormente soffrono oggi sono quello del turismo e dell’automobile. “Per quanto riguarda il turismo il 2013 - conferma Federico Capraro, presidente del Gruppo albergatori trevigiani – è stato l'anno peggiore tra quelli recenti, con un calo medio di presenze del 2,6% e un tasso di occupazione delle camere che non ha mai superato il 50%. E nel primo trimestre del 2014 la situazione non è cambiata”.
“Le conferme di inversione di tendenza che arrivano da questo primo trimestre dell’anno ci fanno ben sperare – commenta Guido Pomini, presidente provinciale della Confcommercio – possiamo finalmente guardare dopo anni di crisi il bicchiere mezzo pieno. Certo occorrono segnali concreti di fiducia e di speranza. Bene il bonus di 80 euro per i lavoratori dipendenti, ma servono anche strumenti e adeguate politiche di incentivi del lavoro giovanile ed autonomo e di sostegno della piccola impresa. Occorre recuperare una flessibilità intelligente che, risolvendo il problema disoccupazione, non generi povertà o nuove anomalie”.