DAL VENETO AL FRIULI IN UN BATTI-REFERENDUM
Sono 883 le sigle di chi appoggia la richiesta per il passaggio del comune trevigiano al Friuli
Meduna di Livenza - Concluso il termine per la raccolta firme promosso dal Comitato per il passaggio in Friuli di Meduna di Livenza. La presidente del comitato, Marica Fantuz, snocciola le cifre: «Le firme valide finali sono 883 - e sottolineo valide, perché sarebbero state ben più di 900; tuttavia molti, pur abitando da un po’ a Meduna, non erano ancora stati inseriti nelle liste elettorali e quindi sono stati cancellati».
Da qui la riflessione. «E’ un numero che avrebbe decisamente potuto aumentare se non avessimo (io ed i promotori del comitato), deciso di fermarci per velocizzare i tempi, già alla seconda settimana, cioè al quarto giorno di raccolta.Importante per noi, era raggiungere il quorum che ci permetteva così di continuare velocemente con il lungo iter che ci avrebbe portato poi al giorno del referendum.
Il quorum è stato raggiunto “alla grande”, i primi due giorni di raccolta ed il secondo fine settimana ci siamo comunque fatti trovare di nuovo nei gazebo, per dare la possibilità di firmare nelle piazze, anche a quelle persone che ci avevano telefonato o fermato per strada, dicendoci che erano dispiaciuti, ma il sabato e la domenica, non avevano avuto la possibilità di venire. Da qui poi, la decisione di fermarci con la raccolta.
Già all’inizio della terza settimana, ho consegnato i 15 fogli all’Ufficio Anagrafe che avrebbe dovuto ed ha, verificato la validità di 883 firme. Lunedì ho l’appuntamento con il Segretario comunale, a lui consegnerò fogli e richiesta definitiva di referendum, da qui parte l’iter. Ringraziamo tutta la gente che ha creduto in noi fino ad oggi, se abbiamo deciso di prendere questa strada, è perché crediamo fortemente che possa fare solo del bene a Meduna.
Non intendiamo fare politica con indicazioni di partito o di schieramento, ma nelle opzioni che coinvolgono la cultura, la storia, i valori, oltre che le grandi questioni della vita collettiva, sono dalla parte dei cittadini e della possibilità democratica per gli stessi di poter decidere con il voto la propria collocazione amministrativa e le scelte che riguardano le loro prospettive e il loro futuro. Spero in questi mesi di “silenzio” (da oggi al voto), che la gente comunque continui a parlarne, per non dimenticare che avremo bisogno di altrettante persone ad ottobre per il “fatidico SI’”, cercheremo comunque, di far serate a tema, magari con ospiti, per tener vivo l’argomento.Ringrazio anche tutti quei consiglieri che erano presenti con noi nelle piazze per l’autenticazione delle firme, senza la loro disponibilità infatti, non ce l’avremo mai fatta».