CIAO CIAO VENETO
A Meduna di Livenza si firma per lasciare il Veneto ed andare in Friuli.
Meduna di Livenza vuole passare al Friuli
È l'argomento del giorno e ha provocato un pandemonio a livello regionale. A Meduna di Livenza si firma per lasciare il Veneto ed andare in Friuli. Iniziata infatti il week end appena trascorso un'apposita raccolta firme organizzato da un Comitato di cittadini. Per la richiesta, ipotetica, di indizione di un referendum sono necessarie il 25% di firme di cittadini residenti, conti alla mano, circa 600 sigle. Dopo due giorni di raccolta firme, iniziata il 9 febbraio, era stata superata quota 760, sbalordendo in primis gli stessi promotori. Marica Fantuz, la giovane presidente del Comitato, già domenica 10 ha detto: «A metà pomeriggio ne ho contate 740. C'è da dire che la quota di 700 firme era comunque oltre il previsto necessario per la richiesta di referendum».
Al 31 dicembre dell'anno scorso erano 2.932 cittadini residenti, minorenni compresi. Se si considera che la raccolta è iniziata solo sabato, si capisce l'impatto che l'iniziativa ha avuto sulla popolazione. «La gente ci ha fermato per strada – continua Fantuz – e ci è stata vicina. C'è chi ha detto che tornerà la prossima settimana per darci una mano e proseguire il lavoro». Ma un risultato così importante era pronosticabile? «Eravamo un po' nervosi perché, raccogliere 600/700 firme in trenta giorni, alla vigilia ci sembrava un compito comunque non da poco. Ebbene, la popolazione sta dimostrando in maniera chiara e indubbia come la pensa. Ora? Intanto vogliamo concludere questo mese con più firme possibili, che in un secondo momento porteremo in Municipio per l'autenticazione.
Poi il nostro sforzo proseguirà a Roma, al Ministero competente. E via via fino al Presidente della Repubblica, che è l'organo che deciderà se ed eventualmente quando indire la consultazione popolare». La storia del comitato organizzatore parte da lontano, visto che a Meduna da diverso tempo si immaginava la possibilità di far parte della regione a statuto speciale. Se ne parla comunque da anni, visto che il centro storico, diviso dal comune di Motta dal fiume Livenza, è a un tiro di schioppo da Pasiano, provincia di Pordenone, in Friuli. Il Comitato ha spesso rimarcato le ragioni storiche, culturali e logistiche dell'opportunità di un passaggio di questo tipo. Da qui la raccolta firme, il cui successo, che ha del clamoroso, difficilmente potrà essere ignorato.
Da chi è composto il comitato
Il 26 ottobre scorso è stato depositato in municipio a Meduna di Livenza la lettera che comunica all'Amministrazione comunale la costituzione del Comitato per il passaggio di Meduna di Livenza dalla Regione Veneto al Friuli Venezia Giulia. Del comitato fanno parte, oltre al presidente Marica Fantuz anche Laura Vendramini, Roberta Pesce, Stefano Zoia, Adriano Padovan e Armando Sartori, tutti cittadini di Meduna.
Le reazioni
Il sindaco Vincenzo Berri: «Come amministrazione comunale noi siamo neutrali perché ovviamente non ci si può esporre in un senso o nell'altro. Rispettiamo la volontà del popolo, qualunque essa sia. Alla scadenza dei trenta giorni previsti per la raccolta delle firme, prenderemo atto dell'indirizzo che i nostri concittadini ci forniranno. Chiaro che questo segnale non può rimanere inascoltato. Come sindaco, io e i colleghi dei comuni vicini di Gorgo Al Monticano, Mansuè e Portobuffolé ci siamo battuti a livello regionale perché avessimo un riconoscimento anche sul piano economico. Visto che le disparità le tocchiamo con mano giorno dopo giorno. Nella finanziaria regionale 2008 è previsto lo stanziamento di un milione di euro per i comuni più piccoli. Questo è un passo importante».
Luca Zaia, vicepresidente regionale: «Riconosco in questa presa di posizione un'istanza concreta e corretta. Questo Nord Est non esiste. Esiste il Veneto che tira la volata, poi c'è il Friuli a statuto speciale e ci sono due province autonome che hanno altre sovvenzioni. Il Veneto brucia il 10% del PIL nazionale, ritengo indispensabile un riconoscimento a livello nazionale di questa produttività. Il Veneto, prima regione turistica d'Italia, conta 4 milioni e 800mila abitanti: qui si spendono 5 milioni per la produzione turistica. La Provincia di Trento ha 450mila abitanti e di milioni ne spende 35. Il dato spiega molto, no? Il federalismo a questo punto è prioritario».
Remo Sernagiotto, presidente di Forza Italia in Regione: «Bisogna smetterla di inseguire gli anacronistici privilegi delle Regioni a statuto speciale. Grandi gli sforzi della Regione e del presidente Galan per dare risposte concrete alle istanze delle popolazioni venete di confine. Ricordo che, in base all'accordo Galan-Dellai per progetti di cooperazione transprovinciale tra Veneto e Trentino e alla legge regionale 31 del 2007, nel trienno 2007 - 2009 la Regione Veneto stanzierà oltre 30 milioni di euro a favore dei comuni delle aree di confine montane e del Veneto Orientale. Ma non è tutto. La finanziaria 2008 contiene un ulteriore stanziamento di 1 milione di euro, fortemente voluto da me ma condiviso anche dai colleghi, per i quattro comuni non montani della Provincia di Treviso che confinano con il Friuli Venezia Giulia: Mansuè, Portobuffolè, Gorgo al Monticano e lo stesso Meduna di Livenza che oggi vorrebbe passare al Friuli. Credo che la Regione Veneto non possa fare di più».
Meduna di Livenza in pillole
Residenti al 21/12/2006 2.929 | Residenti al 31/12/2007 2.932
Numero famiglie 1.060 | Superficie Km_ 15,13
Altezza s.l.m. 8 metri | Distanza Pordenone 20 km
Distanza Treviso 40 km | Frazioni Brische, Mure
Quota minima firmatari 600 | Firmatari al 14 febbraio 760