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03 dicembre 2024

Oderzo Motta

REFERENDUM A MEDUNA: SI VOTA A FINE NOVEMBRE

La Cassazione ha deciso: domenica 30 novembre e lunedi' 1 dicembre

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Meduna di Livenza - Il 30 novembre e l'1 dicembre a Meduna si svolgerà il primo storico referendum con la richiesta di passaggio dal Veneto al Friuli. Il via libera della Cassazione è giunto nella mattinata di giovedì ma la telefonata da Roma al sindaco Vincenzo Berri è stata resa nota solo ieri.

Continua dunque l'iter promosso dal locale comitato per il passaggio di Meduna di Livenza dal Veneto al Friuli Venezia Giulia, realtà presieduta da Marica Fantuz. Il comitato si è costituito quasi un anno fa ed era riuscito ad organizzare una raccolta firme che superò abbondantemente il quorum richiesto, ossia circa 700 firme.

In quell'occasione nel giro di un paio di giorni la quota venne superata e la raccolta fu terminata prima della naturale conclusione del mese inizialmente previsto. La quota di 883 firme autenticate infatti permetteva senza intoppi burocratici la richiesta in Corte di Cassazione. Nelle scorse settimane il sindaco Vincenzo Berri e l'assessore delegato Domenico Gerardi si recarono a Roma a consegnare il plico con le firme. Dopo l'analisi della situazione, l'ok da Roma. Particolarmente soddisfatta ieri mattina Marica Fantuz: «Sono contenta soprattutto perché ci è stato dato il via libera per poter organizzare l'evento referendario dividendolo in due giorni, domenica 30 novembre e lunedì 1 dicembre. In tal maniera credo il tempo per i cittadini di esprimere una propria opinione ci sia tutto».

Ma a questo punto cambiano i quorum. «In effetti è così, perché non solo dobbiamo riuscire a raggiungere il 50% più uno degli aventi diritto, ma dobbiamo centrare anche il dato dei 50% più uno di cittadini che valuteranno positivamente il passaggio di Meduna dal Veneto al Friuli». Un traguardo ambizioso: «Certo, perché indicativamente, dovranno essere 1.450 circa i medunesi che dovranno dire di si al progetto».

Ed ora, a circa tre mesi dall'appuntamento, come intendete agire? «È già iniziata e proseguirà questo week end una campagna di sensibilizzazione sull'argomento con apposito volantinaggio. Tramite i nostri volontari vogliamo sensibilizzare i cittadini "porta a porta" guardandoci negli occhi e motivando le nostre scelte». E qui c'è un distinguo: «Sono stata criticata perché qualcuno mi ha affibbiato qualche presunta e non meglio specificata velleità politica. Il lavoro che svolgiamo come volontari è solo ed esclusivamente rivolto al miglioramento del nostro paese, perché riteniamo che a livello culturale e fiscale la collocazione naturale di Meduna sia quella friulana».

Il primo cittadino Vincenzo Berri ha specificato: «La Cassazione ci ha chiesto se la data del 30 novembre poteva essere valida, come amministrazione abbiamo confermato la scelta». Il sindaco sottolinea: «Chiaro che si tratta di una richiesta di protesta; la situazione fiscale ha determinato non poco l'iniziativa del comitato; va da sé che motivi culturali e storici hanno il loro peso».

Per cui? «Per cui se in 883 hanno giudicato positivamente la possibilità di una consultazione referendaria, pertanto è giusto che questa venga organizzata». Ma voi che idea avete? «Come amministrazione comunale giudichiamo allo stesso modo della comunità. E mi spiego: qualsiasi sarà la decisione dei miei cittadini, la rispetteremo e la seguiremo fino in fondo, mi pare ovvio».

 


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