Ospedale di Vittorio Veneto, inaugurato il nuovo ambulatorio di chirurgia maxillo facciale
Unico ospedale di rete, in Italia, ad avere questa specialità
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Inaugurato stamane, lunedì, il nuovo ambulatorio di chirurgia maxillo facciale, specialità approdata un anno fa nell’ospedale di Vittorio Veneto che, come ha sottolineato il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, oggi vanta un primato italiano: è l’unico ospedale di rete in tutta la regione e in tutta la penisola ad avere questa specialità.
Diretta dal dottor Marco Rossi, affiancato dalla dottoressa Valentina Basile, l’unità operativa di chirurgia maxillo facciale dell’ospedale di Vittorio Veneto è operativa, con attività ambulatoriale e di chirurgia, da inizio anno. In questo 2024 sono 107 gli interventi eseguiti dai due medici, un’attività che potrà ora contare su un nuovo ambulatorio e presto anche sull’arrivo di un terzo medico. Questa chirurgia lavora in sinergia con l’unità operativa di otorinolaringoiatria diretta dal dottor Andy Bertolin, eccellenza regionale e nazionale in grado di attrarre numerosi pazienti da tutta Italia e non solo, con un beneficio per le casse dell’azienda sanitaria di 4 milioni di euro l’anno.
«Vittorio Veneto e Treviso sono oggi per tutta la nostra Ulss i punti di riferimento per la chirurgia maxillo facciale, chiudendo quella a Castelfranco. E a Vittorio Veneto si punterà anche sulla chirurgia maxillo facciale oncologica. Quello svolto in questo anno – ha sottolineato Benazzi – è stato un lavoro straordinario». L’ambulatorio si trova nella piastra ambulatoriale al primo piano dell’ospedale.
«Sono arrivato qui il primo dicembre di un anno fa – ha ricordato il dottor Rossi – e non c’era nulla in questo ospedale di chirurgia maxillo facciale. Non nascondo che questo mi facesse un po’ paura. Ho invece trovato una grandissima collaborazione ed in poco tempo è stato allestito un ambulatorio per le prime visite, quindi sono iniziati gli interventi chirurgici. Ora il nuovo ambulatorio, che ci permetterà di eseguire anche gli interventi in anestesia locale di chirurgia cutanea, orale e traumatica. In futuro puntiamo anche alla gestione delle emergenze traumatologiche in collaborazione con il pronto soccorso».
Al taglio del nastro erano presenti i sindaci di Vittorio Veneto, Revine Lago e Sarmede, oltre ad un assessore di Colle Umberto. «Per noi – ha sottolineato la sindaca Mirella Balliana di Vittorio Veneto – è importante avere un ospedale con servizi di base. Queste specialistiche sono il fiore all’occhiello del nostro nosocomio e un richiamo per molti pazienti. Da parte nostra ci sarà il massimo supporto all’Ulss per le scelte che farà per l’ospedale affinché rimanga complementare a quello di Conegliano e sempre di qualità».
Presenti stamane i consiglieri regionali Sonia Brescacin e Roberto Bet che hanno sottolineato il ruolo e l’impegno della regione in campo sanitario per assicurare servizi ai cittadini, pur consci delle difficoltà che ci sono in ordine al reclutamento del personale sanitario. Con l’occasione il direttore Benazzi ha fatto il punto su altre progettualità per l’ospedale di Vittorio Veneto. «Entro marzo 2026 apriremo la terapia intensiva. A breve l’avvio dei lavori dopo che l’opera è stata affidata ad un’altra impresa: finalmente parte. L’ospedale di comunità sarà finito entro marzo 2025. Per gli interventi di cataratta, annunciati qui a Vittorio Veneto, stiamo attendendo che si concluda la scuola di specialità per assumere due nuovi oculisti e avviare quindi gli interventi – ha aggiornato -. Abbiamo inoltre intenzione di mettere mano, il prossimo anno, al pronto soccorso cercando di realizzare un ampliamento della sala d’aspetto e della pre-attesa. Rassicuro tutti: il pronto soccorso di Vittorio Veneto non si tocca, rimane aperto H24».
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