Ospedale di Vittorio Veneto, seconda edizione del corso sulla chirurgia della parete addominale
Due giorni di condivisione tra colleghi chirurghi, anestesisti e infermieri
VITTORIO VENETO - Dopo il riscontro molto positivo dello scorso anno, si conclude oggi all’ospedale di Vittorio Veneto la seconda edizione del corso “Abdominal wall hernia surgery, tip and tricks in laparoscopic elective (but not only) surgery”. Due giorni di condivisione tra colleghi chirurghi, anestesisti e infermieri, promossi dal dottor Ferdinando Agresta, direttore dell’unità operativa complessa di chirurgia generale dell’ospedale di Vittorio Veneto e presieduti anche dal dottor Michelangelo Salemi, direttore dell’ospedale.
Il corso si pone l’obiettivo di implementare le conoscenze relative alle nuove tecniche di chirurgia di parete laparoscopica, sia in chirurgia elettiva che in urgenza, utilizzando metodiche di sessioni live di chirurgia mininvasiva con i preziosi interventi di ospiti internazionali, come quelli del dottor Victor Radu e del dottor Jan Kukleta.
“Quando tanti anni fa ho iniziato la mia avventura chirurgica - spiega Agresta -, la patologia erniaria era considerata ‘figlia di un Dio minore’. Nel corso del tempo è cambiato il concetto di parete addominale, non considerata più un mero rigido contenitore ma un’unità funzionale con una dignità unica. È cambiato realmente e radicalmente anche il concetto di chirurgia dell’ernia - conclude il primario -, da una chirurgia di nicchia a una chirurgia maggiore d’equipe con chirurghi che operano con i colleghi strumentisti, quelli di sala e di reparto e con i colleghi anestesiologi, e tutti assieme facciamo la differenza”.
“Mi complimento con il dottor Agresta e la sua équipe per il grande spirito di squadra e l’impegno profuso nella presa in carico del paziente. Il corso, giunto alla seconda edizione, non fa altro che sottolineare il lavoro di questo team e pone la chirurgia di Vittorio Veneto come centro di riferimento dell’Ulss 2 per la chirurgia della parete addominale, in particolare per quanto riguarda il trattamento dell’ernia, con l’ausilio di nuove tecniche laparoscopiche”, il commento del direttore generale dell’Ulss2, Francesco Benazzi.