Emergenza idrica: rubinetti asciutti a Valdobbiadene e Segusino
ATS costretta a ridurre la portata dell’acquedotto
VALDOBBIADENE / SEGUSINO – La crisi idrica è quanto mai seria se diverse comunità trevigiane si vedono private dell’acqua potabile. Altro Trevigiano Servizi ha annunciato che nei comuni di Valdobbiadene e Segusino ma anche a Quero-Vas: “A causa dell'emergenza idrica siamo costretti a ridurre l’apporto in rete e pertanto si potrebbero verificare degli scompensi alla fornitura dell'acqua potabile con cali di pressione e in alcune zone la completa mancanza del servizio idrico”.
Quindi spiega che nel comune di Valdobbiadene le zone maggiormente colpite sono: S. Floriano, S. Pietro, S. Stefano e Guia. “Per limitare i disagi e rifornirsi per scopi igienico sanitari d’acqua sono stati posizionati due serbatoi mobili di emergenza – precisa ATS -, in zona Guia in Piazza S. Antonio e in zona S. Floriano di fronte alla chiesa”.
Quanto a Segusino l’emergenza interessa tutto il territorio comunale, in particolare le località di Milies e Stramare. Mentre per quanto riguarda Quero-Vas: “Le zone coinvolte sono in Località Marziai, alcune residenze di Via Castello e vie limitrofe, in località Scalon, località Caorera e località Vas. Per limitare i disagi e rifornirsi per scopi igienico sanitari d’acqua è stato posizionato un serbatoio mobile di emergenza in zona Secele”.
Pierpaolo Florian, amministratore delegato di ATS, spiega che: “Viste le condizioni atmosferiche e il perdurare dell’emergenza idrica, si invitano i cittadini ad un uso parsimonioso dell’acqua, evitando in assoluto gli sprechi”. Intanto anche in altre zone della Marca i cittadini lamentano disagi nella fornitura idrica, è il caso di alcuni residenti di Loria che a stento riescono a farsi una doccia.
ATS inoltre ricorda che: “L'acqua ricopre 10 mila miliardi di metri cubi della superficie terrestre, ma di questi solo il 3% è costituito da acqua dolce che può essere bonificata e utilizzata. La maggior parte di questa piccola percentuale è composta da ghiacciai, nevi perenni, falde acquifere sotterranee da cui si possono ricavare risorse idriche solo utilizzando strumentazioni e impianti appositi. Di tutta l'acqua dolce, utilizziamo solo l'8% del totale, pari allo 0,008% di tutta l'acqua presente nel pianeta. Di questa il 70% è destinato all’agricoltura, il 22% all’industria e solo l’8% è per uso personale”.