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27 dicembre 2024

Mogliano

Faccia a faccia tra i candidati sindaco di Casale

Il 7 giugno all'auditorium il confronto tra Golisciani, Biotti e Sartorato prima del voto del 12 giugno

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

candidati sindaco Casale

CASALE SUL SILE - Un faccia a faccia tra i tre candidati sindaco di Comune di Casale sul Sile, prima del voto del 12 giugno. Stefania Golisciani della civica Progetto Casale Futura, Lorenzo Biotti della lista Biotti sindaco e Graziano Sartorato della civica Con te per la trasparenza, si confronteranno sui temi del territorio martedì 7 giugno, alle 20.30, all’auditorium comunale di via Vittorio Veneto a Casale. A organizzare l’incontro il Forum delle attività produttive di Casale.

Tra i temi caldi la posizione dei candidati sulla realizzazione del maxipolo logistico da 500 metri quadrati tra Casale e Quarto d’Altino, su cui anche il Coordinamento “No Maxi Polo” ha chiesto di prendere posizione. Stiamo parlando - lo ripetiamo da tempo - di un comprensorio di una regione prima per consumo di suolo in Italia; dove le crisi che dal 2008 si sono succedute non hanno mai bloccato speculazioni e cemento; dove una legge varata nel 2017 "contro il consumo di suolo" continua invece a consentire nuove edificazioni con una deroga sopra l'altra. “Leggiamo da settimane le più disparate dichiarazioni dei sindaci candidati alle prossime elezioni a Casale. Quasi zero, invece, le chiare prese di posizione sull’immane progetto cementificatore adottato il 30 aprile 2020 dall’attuale giunta Giuliato: 50 ettari di terra sulla provinciale Jesolana, ora coltivata, che dei privati intendono affidare a qualche colosso dell’e-commerce perché ogni giorno, da magazzini - torre fino a 25 metri d’altezza, uno sciame di furgoncini e furgoni vada ad aggravare un traffico veicolare già intollerabile, e finisca di distruggere quel po’ di commercio locale di qualità che rimane nel territorio grazie a pochi eroici piccoli imprenditori”.

“Parliamo di un comune che già rigurgita di 45 aree industriali e capannoni dismessi, inclusa l’area in cui ancora si vorrebbe divorare altro suolo: densamente abitata e già soffocata da due vicine zone industriali a Casale e a Quarto e dal Passante di Mestre, e al tempo stesso a pochi passi dal Parco del Sile, dall’area umida protetta di San Michele Vecchio e più in là dall’area archeologica di Quarto d’Altino”.

 


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