Falde acquifere inquinate: il no della Regione alla richiesta di approfondimento
Il consigliere regionale Zanoni: “Non ci è stato nemmeno detto il motivo del rifiuto”
| Manuel Trevisan |
PREGANZIOL – L’emendamento al bilancio regionale proposto dal consigliere Andrea Zanoni, per il finanziamento di ricerche volte a comprendere le cause dell’inquinamento da mercurio delle falde acquifere dei comuni di Preganziol, Treviso, Quinto e Casier, è stato respinto nel corso dell’ultimo Consiglio Regionale.
Il consigliere regionale del Partito Democratico, che da tempo si batte per la causa, dovrà quindi accontentarsi dei periodici monitoraggi delle acque, senza però poter comprendere né le cause né la fonte dell’inquinamento.
“Un tema di cruciale importanza non può non essere preso in considerazione – commenta Zanoni – Un inquinamento lungo otto kilometri e largo mezzo kilometro deve essere una priorità della Regione. È fondamentale capire le cause per poter intervenire tempestivamente ed evitare che si allarghi ulteriormente”.
Le ultime analisi, che hanno evidenziato un progressivo spostamento dell’inquinamento da mercurio da Quinto verso Sud-Est, avevano allertato l’Amministrazione Comunale di Preganziol, che seguiva con particolare interesse l’evolversi dell’emendamento.
Di qui la scelta del recente allargamento della rete acquedottistica da via Schivonia Nuova fino all’incrocio con via Marcello del Majno, zone precedentemente fornite da pozzi artesiani.
“Siamo amareggiati - commenta Andrea Paglia, consigliere comunale – Comprendere se le cause siano naturali o da parte dell’uomo permetterebbe anche di risarcire i proprietari dei pozzi artesiani che si ritrovano ad avere l’acqua inquinata”.