POVEGLIANO - "Siamo disposti a perdonare, anzi, in realtà l'abbiamo fatto fin da subito: abbiamo saputo che chi ha avuto l'incidente con nostro figlio è un bravo ragazzo, non aveva bevuto e non si era drogato, e questo ci basta. Evidentemente è stato il destino".

Sono queste le parole che Emanuele ed Elena Genovese dedicano al 25enne di Casier, D.M., che giovedì sera era al volante della Fiat Punto finita addosso allo scooter condotto dal loro figlio, Eric Genovese, 17enne da poco qualificatosi in meccanica all'istituto "Turazza" ed ex promessa del Villorba calcio, falciato a Lughignano mentre stava tornano a casa dopo aver cenato dalla fidanzata, Valentina, di 16 anni, con cui aveva iniziato una relazione da appena sei mesi.

Il conducente della vettura (risultato negativo all'alcoltest) ora dovrà rispondere dell'accusa di omicidio colposo. Ma per i genitori del ragazzo di Santandrà di Povegliano, e per la sorella Alice, di 23 anni, la vicenda è tanto chiara quanto dolorosa. E, soprattutto, definitiva. "Inutile colpevolizzare qualcosa o qualcuno - conclude il padre, che venerdì ha autorizzato la donazione degli organi - parlo con il cuore aperto: bisogna pensare che un errore può capitare a tutti". La data del funerale verrà fissata nelle prossime ore.