"Gentilini stravincerebbe. Ma la scelta tocca ai dirigenti"
Maroni sostiene chi verrà proposto. Ma Gentilini ribatte: "Decido io"
TREVISO - Giancarlo Gentilini e Roberto Maroni si sono rivisti ieri al teatro Eden, affollato di sindaci e amministratori arrivati da tutto il Veneto. Uno sceriffo bollente che non è pronto ad accettare l'eventuale scelta di Maroni in tema di candidati sindaco.
Gentilini ha ribadito che non accetta imposizioni dall’altro e sarà solo lui a decidere se vorrà scendere in campo come candidato sindaco o meno. Per il leader del Carroccio non sarà così semplice convincerlo a fare un passo indietro e a mettersi dietro al capogruppo in Regione Federico Caner per aiutarlo a vincere le amministrative. Certo è che di Gentilini non possono fare a meno per vincere. Pare però che la Lega abbia un piano di riserva se Giancarlo Gentilini dovesse decidere di correre: lo sceriffo candidato sindaco e attorno una squadra giovane guidata da un vice. La squadra comprenderebbe i vari Giuseppe Basso, Sandro Zampese, Enrico Chinellato. Ma questa è una seconda ipotesi, che rimane ben dietro alla più sicura con Federico Caner e Gentilini vice.
Una soluzione che pare vada bene a tutti tranne che ai due interessati: lo stesso Caner sembra più attratto da un percorso politico che amministrativo. Ma ha ribadito più volte che non sarà lui a tirarsi indietro se il partito lo chiamerà. In attesa che lo Sceriffo faccia la sua scelta.
Maroni, rivolgendosi alle centinaia si sindaci e amministratori presenti, ieri sera li ha esortati a "mettere da parte i gesti simbolici per intraprendere un percorso serio" di reazione allo Stato centrale, responsabile delle ristrettezze finanziarie che angustiano le amministrazioni locali",
Maroni, preceduto nel suo intervento da sollecitazioni in questo senso giunte, fra gli altri, dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e dal sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha ascoltato le brevi relazioni di vari primi cittadini sulle principali difficoltà incontrate nel loro lavoro. "Deporre la fascia tricolore è facile - ha detto - altro è passare dalle parole ai fatti con gesti che generano delle conseguenze. Se a violare il patto di stabilità sono solo alcuni primi cittadini lo Stato troverà il modo di sanzionarli. Se lo facciamo in migliaia - ha aggiunto il segretario - giocoforza lo Stato dovrà cambiare le regole".
Riguardo la possibile candidatura a sindaco di Giancarlo Gentilini, Maroni ha risposto dicendo di essere "un suo grande estimatore" e che se Gentilini si ricandidasse "stravincerebbe". "Però la scelta tocca ai dirigenti locali - ha concluso - ed io tornerò a sostenere il candidato che loro avranno deciso di proporre".