Gettata dal cavalcavia, il sacerdote: "Dentro noi c'è rabbia"
"C'è la mancanza di futuro, la speranza graffiata, i sogni infranti"
| Ansa |
BRESCIA-PADOVA - "Dentro di noi c'è tanta rabbia": don Sergio Contessi lo ha riconosciuto nell'omelia dei funerali di Giada Zanola, la 33enne uccisa dal compagno che l'ha lanciata da un cavalcavia sull'A4 a Vigonza, che si sono celebrati a Brescia. "Carissima Giada, l'intera comunità di Folzano oggi ti accoglie e ti abbraccia. Tanti di noi in questo piccolo quartiere della periferia sud di Brescia ti hanno vista crescere, giocare, studiare, vivere amicizie, coltivare sogni. E ora, insieme ai tuoi familiari - ha spiegato - , ci sentiamo come persi, costretti a deglutire un boccone molto, troppo amaro e che fa male.
Nessuno avrebbe potuto anche solo immaginare per te oggi un 'rientro forzato' come quello che ti ha appena coinvolta: dal Veneto che amavi, per via direttissima al Folzano che portavi nel cuore… ma che rientro è?". "Dentro di noi - ha aggiunto - c'è rabbia, c'è la quasi pretesa che le cose sarebbero dovute andare diversamente; e poi c'è la mancanza di futuro, la speranza graffiata, i sogni infranti; forse più di tutto a farci male dentro c'è la morte stessa, che si è fatta ingiustamente vicina nello spegnersi drammatico della vita di Giada".
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