Giardini terapeutici per i malati di Alzheimer e autismo
Confartigianato e Fondazione Architettura Treviso insieme per approfondire il legame tra ambiente e salute
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Vivere in prossimità della natura incide significativamente sugli stili comportamentali, condiziona il benessere fisico e mentale”. Oltre 90 professionisti tra operatori del verde, architetti e paesaggisti hanno seguito i lavori dell'iniziativa dedicata alla progettazione dei giardini terapeutici organizzata da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana e Fondazione Architettura Treviso in collaborazione con l’Accademia Italiana del Giardino. Una progettualità finalizzata ad approfondire il legame tra ambiente costruito, benessere e salute, con particolare riferimento alla relazione diretta tra luogo e cura. Un approccio orientato ai contesti socio-sanitari e alle architetture per la salute, con contributi multidisciplinari sugli aspetti metodologici, tecnici e normativi.
"È dimostrato - afferma Luca Cazziolati, presidente della comunità operatori del verde di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana - che coloro che vivono in zone meno “verdi” mostrano maggiore propensione verso i disturbi di ansia e di depressione. Secondo gli esperti, i vantaggi degli spazi verdi sono innumerevoli e da attribuirsi alla stimolazione dei cinque sensi. A partire da una progettazione più consapevole degli spazi è possibile concorrere alla cura di talune patologie come l'Alzheimer, l'autismo, a supportare soggetti diversamente abili, a curare dipendenze da droga, alcol e gioco. Acquisire specifiche conoscenze e competenze in questo ambito ci consente di arricchire e attribuire una nuova valenza alla nostra professionalità e apre a possibili collaborazioni ad esempio con le amministrazioni per creare aree verdi con un valore aggiunto che si somma a quello della bellezza”.