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28 marzo 2024

Castelfranco

Il cortometraggio realizzato dal sindaco Fabio Marin arriva a San Zenone degli Ezzelini

Vecche Vhs e immagini amatoriali, trovano nuova vita in questo video che diventa voce di chi non ha più voce: i malati di alzheimer

| Maria Elena Tonin |

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| Maria Elena Tonin |

Fabio Marin e la mamma

SAN ZENONE DEGLI EZZELINI - Si torna a casa. Dopo tanti festival, anche internazionali, il cortometraggio, realizzato "quasi per caso" da Fabio Marin che sta riscuotendo notevole successo in Italia e all'estero, arriva a San Zenone degli Ezzelini. In realtà, questo per Marin, sindaco di San Zenone, è il quinto cortometraggio, ma forse è quello in cui ha investito emotivamente di più, perchè "mette in piazza" ciò che è accaduto alla sua famiglia e lo fa con un verismo senza sfronzoli e in modo documentale. Il risultato è una storia che appartiene a tutti. "Troppo spesso" ricorda Marin "il problema rimane chiuso tra le mura di casa e pesa solo sulle spalle delle persone che accompagnano il malato."

 

Vecche Vhs e immagini amatoriali, trovano nuova vita in questo video che diventa voce di chi non ha più voce: "Non solo quella di mia mamma, colpita dalla malattia molto giovane, a 52 anni" ricorda Marin "ma quella di tutti i malati, e anche di chi li assiste. Papà, che l'ha seguita ogni giorno, per 10 anni è stato un eroe. L'alzheimer è difficile da affrontare e distrugge. Non è semplice demenza: le cure ci sono, ma non risolvono. Chiedevo a mamma se mi voleva bene. Fisicamente "aveva tenuto bene" ma aveva tutti gli altri comportamenti della malattia. Eppure" ricorda Marin "quando tornavo a casa, si illuminava per un attimo. L'amore non muore mai ed è l'unico modo per affrontare e alleviare la sofferenza"

 

Un lavoro lungo, iniziato 4 anni fa, incerto nei suoi primi passi perchè le immagini mettevano sale su ferite aperte. "La mamma era ancora viva, ma senza parole. Mi sentivo a disagio a sbobinare e montare e rimontare le foto. Non pensavamo di arrivare qui: all'inizio non ero convinto, poi camin facendo è stato chiaro che il lavoro non era solo un lavoro "per noi", ma era un modo di condividere con altri, far aprire la porta di casa a chi convive oggi con la malattia e dare parole a chi non ne ha. Al funerale di mia mamma c'era tantissima gente: mia mamma è morta a casa, a marzo: i suoi fiori preferiti erano i "Non ti scordar di me" e le "Nataline" che fioriscono, appunto a Natale, ma nel giorno del funerale sono sbocciate in maniera incredibile, tanto che lo ha detto anche il parroco nell'omelia. Siamo partiti da li, da quei "Non ti scordar di me", che hanno assunto poi vari significati."

 

Dodici minuti che sintetizzano la storia di una donna, Gilda, morta poi nel 2018, e della sua famiglia, ma che raccontano la storia di tante altre donne e uomini e delle loro famiglle alle prese con una malattia che "annienta"a partire dalla diagnosi e inizia con poco, come, nel caso di Gilda, l'incapacità di apparecchiare la tavola. Poi la malattia si allarga ed entra nella famiglia: "Quando una famiglia ha a che fare con questa malattia" aggiunge l'assessore ai Servizi sociali Esneda Bordignon "non è solo la persona che ne è colpita ad essere stravolta, ma la famiglia intera. Anche la comunità deve fare la sua parte e diventare parte attiva: prezioso il contributo dato dai Centri sollievo, dai volontari e dagli educatori.

 

Il cortometraggio,realizzato da Fabio Marin e Giuseppe Petruzzellis, sarà presentato giovedì 28 ottobre alle ore 20.30 al Centro polilvalente La Roggia di San Zenone degli Ezzelini. La serara di sensibilizzazione sull'Alzheimer è organizzata in collaborazione con la Federazione Veneta Solidarietò Alzheimer, l'associazione Alzheimer ODV di Riese Pio X, l'Associazione Arcobaleno per L'alzheimer e l'associazione Il ciclamino. Partecipano alla serata, il dottor Maurizio Gallucci, direttore del Centro disturbi congnitivi  demenze dell'Ulss2 Marca Trevigiana, la dottoressa Desy Meneghello, psicologa e psicoterapeuta, Roberta Valentini, presidente associazione Arcobaleno per l'Alzheimer, Renza Ferello, presidente Federazione Veneta Solidarietà Alzheimer. Giovedì 28 ottobre, sala Polivalente la Roggia, ore 20.30. Prenotazione obbligatoria con messaggio sms o whatsapp a 3938610003 scrivendo "Non ti scordar di me" seguito dal proprio nome e cognome, Green pass obbligatorio.

 

 

Spiega Fabio Marin: “L’idea è nata qualche anno fa quando nei vari confronti clinici i medici spesso mi ripetevano quanto fosse complesso comunicare con i familiari di chi è affetto da Alzheimer perché l’esordio di questa patologia è come una bomba che esplode, che sgretola gli equilibri e crea un muro fatto di paure, pudore e sofferenza.

Ho pensato che potesse essere importante trasformare questo “muro” in un messaggio: inizialmente, quando mia madre era ancora in vita, l’idea era quella di creare un racconto di come era esordita la malattia in famiglia e come proseguiva ma nulla mi convinceva. Così ho pensato di coinvolgere anche il mio amico Giuseppe Petruzzellis di Aplysia col quale avevo realizzato altri lavori e con cui condividemmo l’idea di realizzare qualcosa che permettesse a chi guarda di entrare idealmente nella testa di un malato di Alzheimer.

Il lavoro è stato lungo e complesso. E’ durato 4 anni durante i quali ho scritto e riscritto la storia molte volte fino al cortometraggio finale: un insieme di immagini e suoni che nulla hanno a che fare con mia madre, ma che stanno a significare la malattia, la confusione, il dolore, la vita. La malattia. E l’amore presente prima, dopo e durante la. malattia”.

 

Prenotazione obbligatoria

 


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Maria Elena Tonin

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