Godego produce
Evento-confronto tra regione, comune e imprese di Castello di Godego
Venerdì scorso 11 giugno si è tenuto un evento, in Villa Caprera, organizzato dal Comune di Castello di Godego. Dopo i saluti ai presenti del sindaco Diego Parisotto, il Presidente del consiglio comunale con delega alle attività produttive, Gianluigi Pellizzari, ha illustrato i motivi che hanno portato all’organizzazione l’evento.
Erano presenti per la regione Veneto il Vicepresidente e assessore al bilancio Gianluca Forcolin e Silvia Rizzotto consigliere regionale e capogruppo della lista Zaia Presidente. All’evento sono state invitate le dieci aziende più importanti, per numero dipendenti, del comune. Lo scopo dell’incontro era quello di conoscere direttamente dalle imprese del territorio, quali fossero le esigenze o le loro aspettative nei confronti degli enti locali e, contemporaneamente, confrontarsi per un feedback alla luce della situazione creatasi con il Covid-19. Le aziende invitate hanno alle loro dipendenze circa 1.600 dipendenti e di questi circa 950 sono in forza alla Breton S.p.A. Dopo la presentazione del Presidente del consiglio comunale, è intervenuta Silvia Rizzotto, che ha illustrato come la regione Veneto ha gestito e sta gestendo la situazione, non solo sotto il profilo sanitario, ma anche in quello sociale ed economico. Subito dopo è intervenuto il Vicepresidente della regione G. Forcolin che ha invitato le imprese a dire quali sono le loro aspettative ed esigenze, per poter, ove possibile, intervenire con provvedimenti legislativi.
Forcolin, sottolineando che senza impresa non c’è lavoro, ha quindi illustrato alcune iniziative che la regione sta studiando, sia con erogazione di finanziamenti sia con garanzie, anche tramite le società controllate tra le quali Veneto Sviluppo, per una cifra che, con l’effetto leva, si può valutare in circa 1.200 milioni di euro. A chiusura della prima parte dell’evento, Maurizio Bortolotto ha presentato alcuni dati, su fonti ISTAT e CCIAA, di “demografia sociale” e “demografia d’impresa” relativi al comune di Castello di Godego. Per la parte sociale un dato, che trova conferma anche a livello nazionale, è quello relativo al continuo invecchiamento della popolazione che si porta dietro, in ottica futura, la questione pensioni.
Guardando la figura 1, si nota che gli ultrasessantacinquenni sono passati dal 13,1% del 2002 al 19,3% del 2019, mentre è diminuita dal 70,9% al 65,4% la popolazione dai 15 ai 64 anni ed è passata dal 16,1% del 2002 al 15,3% del 2019 la popolazione da 0 a 14 anni. Per la parte relativa alla demografia d’impresa, come si può notare nella figura 2, dei 3.035 addetti che lavorano nelle 609 imprese dislocate nel territorio, 1.649 operano nelle attività manifatturiere. Un dato curioso è quello emerso e rappresentato nella figura 3. Si può notare che al 31.12.2017 a Castello di Godego c’erano depositi bancari per 134.035.000 euro contro prestiti per 83.858.000. Il dato, nella figura è confrontato con quello di altri tre comuni, e si può notare che nel comune di Castelfranco Veneto, a fronte di 919.823.000 di euro depositati nelle banche, ci sono prestiti per 1.028.176.000 euro. Si è quindi passati alla discussione e ai vari interventi degli imprenditori.
In sintesi, gli imprenditori hanno lamentato la mancanza di chiarezza e linee guida sul come gestire la situazione, i ritardi nelle comunicazioni e la troppa burocrazia sia per le procedure di richiesta della cassa integrazione dei dipendenti, sia per la richiesta di finanziamenti garantiti dallo stato. Alcuni imprenditori hanno sottolineato che si sono dovuti confrontare molte volte con le banche, proprio per carenza di informazioni e chiarezza, per inquadrare cosa e come fare per le varie richieste di finanziamento. Altro tema emerso, e sentito dalle imprese, è la necessità di digitalizzare la Pubblica Amministrazione per semplificare e agevolare la comunicazione e la collaborazione tra enti e imprese. Ne è uscito anche un tema culturale che riguarda le microimprese, clienti e fornitori delle aziende invitate all’evento, ed è quello della mancanza di pianificazione economica e finanziaria a medio lungo termine. Questo piccole aziende, non essendo in grado di fare simulazioni, per la gestione d’impresa, navigano a vista. Il comune e le imprese hanno espresso la volontà di continuare questo tipo di incontri con il triplice scopo di: primo, capire le esigenze reciproche tra enti e imprese, secondo, avere uno scambio di idee e punti di vista tra le imprese locali e, terzo, avere un riscontro su quanto fatto circa le problematiche e le esigenze emerse.
Claudio Bottos, consulente del Lavoro e di Direzione Strategica Aziendale