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29 marzo 2024

Esteri

Grecia nel caos

Ancora scontri. Un morto durante la manifestazione

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Grecia nel caos

ATENE - Un morto durante i violenti scontri che sono scoppiati oggi ad Atene nel corso della manifestazione per lo sciopero generale. La vittima è un 66enne. Secondo quanto riportano i media locali, l'uomo - che non era coinvolto negli scontri - è morto per un infarto dopo che la polizia ha sparato i gas lacrimogeni sulla folla. L'uomo è stato portato in ospedale ma per lui non c'è stato nulla da fare.

Nel momento in cui sono iniziati gli scontri violenti tra la polizia e il centinaio di giovani con il volto coperto da un cappuccio nero, mentre continuava la manifestazione contro l'austerity, decine di persone sono fuggite in preda al panico nelle strade laterali, per sottrarsi al lancio di lacrimogeni e bottiglie molotov. Almeno due persone sono rimaste ferite.

Gli scontri sono andati avanti per circa due ore. Il corteo si apriva con uno striscione con scritto "Non ci ascoltano? noi non possiamo sostenere più l'austerity".

I lavoratori greci oggi scioperano per la seconda volta in tre settimane, sperando che i leader della Ue riuniti a Bruxelles, non approvino la nuova ondata di tagli ai salari e alle pensioni che non farà che peggiorare la situazione di un popolo logorato da cinque anni di recessione.

Impantanata nella sua peggiore recessione dalla Seconda guerra mondiale, la Grecia - scrive il quotidiano greco 'Ekathimerini' - si sta preparando a 11,5 miliardi di euro di tagli per soddisfare la 'troika' della Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale, e a fissare la prossima rata del suoi 130 miliardi di euro per salvarla.

''Il governo dovrebbe respingere le richieste assurde della 'troika''', dice Yannis Panagopoulos, capo del sindacato Gsee del settore privato, uno dei due maggiori sindacati che rappresentano circa 2 milioni di persone, ovvero la metà della forza lavoro della Grecia. "Accettare quelle misure catastrofiche - continua Panagopoulos - porterebbe la società alla disperazione e le conseguenze, nonché le proteste, sarebbero difficili da contenere''.

La maggior parte delle attività del settore pubblico oggi si sono fermate per lo sciopero indetto dai sindacati Adedy e Gsee, con i proprietari della edicole e i controllori del traffico aereo che si sono uniti alla protesta. Le navi sono rimaste nel porto di Atene e il trasporto pubblico è stato interrotto. Gli ospedali lavoreranno solo con il personale di emergenza, mentre uffici pubblici, ministeri e negozi tra cui anche le panetterie sono tutti chiusi.

(Adnkronos)

 



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