Inaugurata la rotatoria di Salvarosa di Castelfranco
La nuova rotonda ridurrà i tempi di attesa di chi proviene da nord e ridurrà la velocità lungo la strada Postumia, garantendo la sicurezza anche degli studenti dell'Istituto Sartor
CASTELFRANCO - È stata inaugurata oggi la nuova rotatoria a Salvarosa di Castelfranco all'incrocio tra Sp 102 e via Loreggia completata nei mesi scorsi. L’opera è stata fortemente caldeggiata dall’amministrazione comunale per mettere in sicurezza quello che era un punto critico della viabilità, data da un’alta frequentazione, da un’elevata incidentalità e dalla presenza dell’istituto agrario Sartor.
L’opera, il cui iter è iniziato nel 2016, ha ricevuto un contributo provinciale di 200mila euro, che hanno finanziato oltre la metà del costo complessivo di circa 500mila euro. Il risultato è una rotatoria di 34 metri di diametro, con un percorso ciclopedonale lungo il lato esterno, separato dalla viabilità con un’isola spartitraffico. La realizzazione dell’opera ha inoltre richiesto alcuni interventi complementari dovute a delle interferenze fisiche presenti nei pressi dell’incrocio, risolte ad esempio con l’interramento delle linee elettriche e telefoniche e con lo spostamento fisico del capitello votivo.
Commenta Stefano Marcon, intervenuto nella duplice veste di presidente della Provincia e sindaco di Castelfranco: “La riqualificazione dell’incrocio con la creazione della rotatoria nasce con l’intento di risolvere un nodo viario che, seppur periferico, in più occasioni ha dimostrato le proprie criticità sia perché molto trafficato nelle ore di punta, specie da parte di chi cerca un’alternativa alla SP667 che collega Castelfranco a Riese Pio X, sia per il considerevole numero di incidenti. Nei 5 anni si sono registrati 10 incidenti, che hanno provocato il ferimento di 18 persone, e tutti con dinamica per lo più simile con scontri frontali laterali causati da mancato dare la precedenza. Per questo non era più possibile rimandare questo intervento che finalmente rende questa intersezione più sicura e funzionale”.
“L’opera – conclude Marcon - consente non solo di migliorare la circolazione del nodo, ma porta anche una serie benefici ulteriori che vanno dalla diminuzione dei tempi di attesa per attraversare l’incrocio, specie nelle ore di punta, alla riduzione della velocità in un tratto in cui i conducenti tendono a viaggiare a velocità sostenuta, ad una più generale riqualificazione dell’area in quanto la costruzione di una rotatoria funge anche da elemento di arredo urbano, favorendo l’abbellimento architettonico e urbanistico del contesto”.