22/12/2024pioggia debole

23/12/2024velature lievi

24/12/2024sereno

22 dicembre 2024

Treviso

INCATENATO ALLA POMPA DI BENZINA

Protesta di un benzinaio 51enne penalizzato dalla sua stessa compagnia

| Milvana Citter |

| Milvana Citter |

TREVISO – Incassi ridotti a un terzo perché la compagnia non gli consente di fare promozioni e sconti ai clienti Contro questa situazione un benzinaio 51enne si è incatenato questa mattina ad una delle pompe del suo distributore nel quartiere di Fiera. Con questa protesta Giancarlo Borsoi denuncia il mobbing che starebbe subendo dall’azienda per la quale lavora. Se non sarà ascoltato la prossima settimana inizierà uno sciopero della fame.

Nel 2009 aveva venduto 1 milione e 100 mila litri di carburante, nel 2010 era riuscito a venderne 700 mila per il 2011 le previsioni, quelle più ottimistiche, dicono che ne riuscirà a vendere appena 400 mila. Bastano questi numeri a quantificare il dramma di Giancarlo Borsoi, il benzinaio 51enne che ieri mattina si è incatenato ad una delle pompe di benzina del suo distributore.

Una protesta plateale la sua che altro non è se non una disperata richiesta d’aiuto: “Sono vittima di una sorta di mobbing da parte della compagnia che negli ultimi anni mi ha imposto condizioni di lavoro sempre più penalizzati. Gli altri distributori del marchio possono applicare sconti e promozioni, a me è proibito, io devo applicare le tariffe piene e questo ha fatto sì che i clienti via via diminuissero”. Una situazione che ha messo in ginocchio l’uomo, sposato e padre di due figlie: “Non so più come fare ad andare avanti, per rilevare l’attività ho fatto un mutuo se la banca decide di ritirarmi il fido perderò tutto. E tutto questo succede perché la compagnia non vuole farmi lavorare, vuole indurmi a mollare”.

Secondo Borsoi all’origine del contenzioso con l’azienda ci sarebbe stata la sua decisione di rivolgersi agli enti preposti al controllo del settore, per segnalare i problemi con la compagnia: “Non tollerano che li abbia scavalcati e ora stanno facendo di tutto per farmi chiudere”.

Il benzinaio è assistito dal sindacato Gisc Treviso: “Purtroppo come sindacato non abbiamo i mezzi per contrastare un fenomeno che non riguarda solo Borsoi - spiega il responsabile sindacale Moreno Perin. Purtroppo ad essere nelle sue condizioni sono in tanti. L’unico strumento che ha è fare una denuncia per mobbing ma i tempi sono insostenibili”.

 


| modificato il:

Milvana Citter

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×