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04 febbraio 2025

Treviso

INCENERITORI, DRAGO NON FACCIA POLITICA

Antonio Confortin (Uil) chiede al numero uno dell'Arpav di non politicizzare il progetto di Unindustria

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

INCENERITORI, DRAGO NON FACCIA POLITICA

Treviso - Antonio Confortin, segretario generale della Uil, accusa Andrea Drago, direttore  generale dell’Arpav (in foto), di spendere il nome dell’Agenzia regionale per lanciare gli inceneritori nella Marca. Il numero uno della Uil trevigiana, nel confermare il no del sindacato al progetto di Unindustria che vuole realizzare due inceneritori, uno a Silea e uno a Bonisiolo di Mogliano, pensa che Drago stia continuando a parlare fuori luogo rispetto al progetto degli industriali trevigiani.

“Sorge il dubbio che egli continui ad appoggiare la costruzione degli inceneritori per sostenere gli interessi di qualcun altro”. Confortin pensa che “Non sia accettabile che il direttore di un organo tecnico esprima giudizi politici come questi e pare proprio che Unindustria abbia finalmente trovato la sponda che cercava per lanciare il rush finale alla costruzione di questi ‘inutili forni’ per rifiuti industriali”.

Secondo il sindacato, il progetto di Unindustria altro non è una “soluzione che sfrutta l’ambiente privatizzando vantaggi e collettivizzando i costi”. Per Confortin, “in una fase di contrazione dell’economia reale improvvisamente Unindustria si inventa un’emergenza rifiuti, prospettando un fantasioso futuro che vedrebbe le strade del trevigiano invase dalle immondizie come quelle di Napoli.

E’ un’inaudita pressione psicologica sulle comunità locali, sulla stessa società civile che da anni con impegno e grande coscienza civica è riuscita a far raggiungere alla provincia di Treviso cifre record nella raccolta differenziata. Questa è senza dubbio un’emergenza creata ad hoc – ha concluso il segretario generale – una forzatura che verrà fatta pagare alla gente, senza che vi sia neppure un patto di scambio.

Ma pare che anche l’Arpav si sia lasciata attrarre da questa operazione illogica e pericolosa, dimenticandosi che il vero compito dell’agenzia regionale è di tutelare la salute dei cittadini e non di intervenire a mezzo stampa per assecondare le mire del politico o dell’industriale di turno”. Il no agli inceneritori è stato pronunciato con fermezza anche dalla Provincia di Treviso e da molti Comuni, oltre che da molti attivisti del “Comitati riuniti rifiuti zero di Treviso e Venezia”.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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