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16 aprile 2024

Montebelluna

Iniziata la migrazione dei rospi, l’Enpa cerca volontari per salvarli

La temperatura mite ha anticipato i tempi ed i relativi rischi per gli anfibi

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Iniziata la migrazione dei rospi, l’Enpa cerca volontari per salvarli

MONTELLO - I “tepori” di questi giorni e le abbondanti precipitazioni hanno determinato, con un mese d’anticipo, l’avvio della periodica migrazione degli anfibi sul Montello e nella Vallata dei Laghi di Revine. È iniziata sabato sera una delle più imponenti migrazione d’anfibi d’Italia.

Tale anticipo purtroppo ha determinato, in queste due serate, delle stragi su tutte le strade delle località interessate poiché ha colto la grande famiglia dei “Rospisti” del tutto impreparati. Ma che comunque si sono attivati immediatamente con il tam-tam mediatico riuscendo a limitare la moria ma non ad evitarla.

Così sono già centinaia gli anfibi rimasti vittima del loro istinto nell’attraversare le pericolose strade per la migrazione. Purtroppo  le reti di protezione non sono ancora state installate da parte dei Comuni (solo Tarzo, e a Fagarè e in parte Cison sono a posto, in tutti gli altri siti non vi è nulla) e tale mancanza ha determinato e determinerà una grande moria di anfibi.

 

«Siamo in piena emergenza – spiega il presidente dell’Enpa di Treviso, Adriano De Stefano - e, come ogni anno, (questo è il dodicesimo, con oltre 350mila salvataggi) lanciamo un accorato appello a tutti coloro a cui sta a cuore la conservazione dell’ambiente, per la solita richiesta d’aiuto nell’affrontare questa “emergenza ambientale” poiché, per farvi fronte i volontari di sempre sono assolutamente insufficienti e urgono rinforzi.

Constatiamo amaramente come, salvo rare eccezioni, la popolazione locale sia refrattaria a scendere in strada per salvare il loro invidiabile patrimonio naturalistico.  Altrettanto vani i tentativi di coinvolgere la Protezione Civile né le varie Pro Loco, ed altre associazioni locali, in altro impegnate, quindi non resta che appellarci al senso di civiltà e alla sensibilità dei singoli cittadini, disposti a fare qualcosa di concreto per la salvaguardia dell’ambiente, affinché ci diano una mano a salvare numerose preziosissime vite».

 

«Nell’attesa che le istituzioni si occupino della loro doverosa tutela – prosegue De Stefano - ricordiamo che i due siti di migrazione sono definiti Sic (Siti d’Importanza Comunitaria) ed inoltre per Revine-Tarzo ci troviamo all’interno di un Parco Regionale, ponendo in essere quelle infrastrutture indispensabili all’attraversamento, come accade da decenni nel resto dell’Europa Civile, questi simpatici animali continueranno a rimanere uccisi avvolti, come sono, dal cono d’ombra dell’informazione negata.

Purtroppo la loro esistenza, ai più, è quasi totalmente ignota e, di conseguenza, si tende a sottovalutare l’importanza della loro presenza nell’ambiente quali importantissimi bio-indicatori dello stato di salute. Sono creature viventi che meritano rispetto anche solamente per il fatto che sono indispensabili al mantenimento del delicatissimo equilibrio naturale.

Ricordiamo a chi volesse aderire, che il salvataggio si compie lungo la carreggiata su strade molto trafficate e, per lunghi tratti, prive d’illuminazione, in condizioni meteo precarie, con forti piogge e visibilità limitata, si consigli quindi attrezzatura e abbigliamento adeguato ad alta visibilità L’orario va da subito dopo il tramonto e si prosegue per 2-3 ore».

 

L’Enpa invita chiunque volesse provare quest’esperienza a chiamare, o inviare un Sms, ai responsabili del “Progetto Salvataggio Anfibi” ai numeri per il Montello - Alessandra tel. 349.6641147, per Revine Adriano tel. 347.5931683. Altre info su: www.sosanfibi.itwww.enpatreviso.it.

 

 


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