INNAMORATO PAZZO SEQUESTRA L'EX MOGLIE
Sotto la minaccia di un pistola la costringe a seguirlo
| Andrea Armellin |
MANSUE' - Innamorato alla follia tanto da sequestrare per alcune ore la moglie terrorizzandola con una pistola. Ieri nel tardo pomeriggio è finito in manette un albanese di 26 anni, operaio, regolarmente residente da alcuni anni a Basalghelle di Mansuè. Ieri mattina aveva costretto la quasi ex moglie, una ragazza di 21 anni sua connazionale, a seguirlo minacciandola con una pistola sotto gli occhi di una parente.
Una storia sentimentale e coniugale travagliata quella tra Edmond Gjyzel, questo il nome dell’uomo arrestato, e della giovane moglie, aspirante parrucchiera, sposatisi nell’agosto di due anni fa. Una storia di gelosia e tradimenti arrivata al culmine circa un mese fa quando lei decide di andarsene di casa e tornare a vivere con i suoi genitori, a Sacile.
Lui in questo mese la cerca insistentemente, ma lei non vuole più saperne, nemmeno parlargli. Fino a ieri mattina quando è stata costretta a farlo dalla follia dell’uomo che si è recato sotto casa, ha spettato che la giovane moglie uscisse con l’auto, l’ha seguita e poi intorno alle 9 e 30 nei pressi di Albina di Gaiarine l’ha fermata. Lei era in auto con una parente, lui l’ha costretta a seguirlo sulla sua minacciandola con una pistola clandestina con il colpo in canna; sarebbe bastato premere il grilletto anche per sbaglio e il colpo sarebbe partito chissà con quali drammatiche conseguenze.
La tragedia non si è compiuta grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della Compagnia di Conegliano, chiamati dai genitori della ragazza, che hanno messo in moto la macchina investigativa insieme alla tenenza di Codognè con il maresciallo Pagot in tutta la provincia e anche in Friuli.
«Dalle prime ricostruzioni della vicenda – spiega il Capitano Valerio Marra - c’erano i presupposti per un omicidio-suicidio». Forse l’apparente ragionevolezza o compiacenza della donna, forse il fatto di sentirsi braccato, hanno indotto l’uomo a tornare sui suoi passi, nascondere la pistola in un cespuglio in via dello Scoutismo a Camino di Oderzo e a rientrare con la donna nell’abitazione di Basalghelle dove ad attenderlo c’erano gli uomini dell’Arma.
È stato arrestato e portato a Santa Bona con accuse pesanti a suo carico: sequestro di persona aggravato (trattandosi del coniuge) e introduzione e porto illegale di arma clandestina. Il giallo nel giallo riguarda proprio l’arma, una Tokarev calibro 7,62 di fabbricazione Sovietica, un’arma precisa, costosa e tenuta in perfette condizioni detenuta illegalmente senza porto d’armi e clandestina in quanto un modello non importabile per legge. Un’arma che può contenere sette colpi, dentro ne sono stati trovati sei.
La pistola sarà inviata ai Ris di Parma per una perizia che potrà rilevare se e in che periodo è stata usata.
Elisa Giraud