L’amore non conosce sesso. Né razza
La stori(ell)a di Carota e Bianca, gatto e cane. Stesso sesso, razze diverse. Eppure…
| Emanuela Da Ros |
VITTORIO VENETO - Impariamo da loro. Dagli animali. Ad amarci, oltre ogni pregiudizio. Le parole (e le foto-documenti) arrivano dalla vittoriese Emanuela Borca (foto a sinistra), che – sfidando i miopi (e surclassati) regolamenti di condominio convive (anche) con due animali: una gatta di tre anni (di nome Carota) e una cagnolina di due anni, di nome Bianca. Cane e gatto, di sesso femminile (la gattina è pure sterilizzata) passano le giornate a coccolarsi, baciarsi (con tanto di effusioni linguali), e a tentare di fare l’amore (nel senso proprio fisico dell’espressione).
Succede in un appartamento di Vittorio Veneto (zona Meschio), dove Bianca (la cagnolina) e Carota (la micia) hanno scoperto che strusciarsi e baciarsi eccetera è bello. Confermando (con l’istinto, anziché con la ragione, spesso imbrigliata in una rete di pregiudizi) che la relazione omosessuale-interraziale non ha proprio nulla di sbagliato, i due animali-molto-domestici vivono felici e contenti.
“Sono due esempi da imitare”, dice di loro Emanuela Borca, che li ha accolti nella sua casa qualche anno fa, sfidando – e combattendo – i pregiudizi dei condomini che, no, gli animali proprio non li concepivano in una scatola di cemento progettata per gli umani. “A me gli animali danno tantissimo – prosegue Emanuela -. Danno il senso della vita, del coraggio, dell’amicizia e dell’amore. Da loro dovremmo imparare a vivere e a volerci bene”.
Emanuela, che ha 47 anni e che, da 30, lavora nella csa di riposo Cesana Malanotti, non solo adora gli animali, ma la natura, l’ambiente, il sole, la pioggia, le nuvole. “Tutto quello che mi circonda – afferma è straordinario, proprio perché naturale. In casa di riposo, dove opero da quando ero una ragazzina, i nonni che seguo trasmettono affetto e simpatia, ma la vera armonia io la trovo con i miei animali, con cui condivido proprio tutto.”