Anno nuovo in musica a Treviso con il tradizionale Gran Concerto di Capodanno
Il primo gennaio l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta salirà sul palco del teatro Del Monaco per celebrare il 2025
| Isabella Loschi |
TREVISO - L’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta è pronta regalare al pubblico trevigiano un inizio d’anno di grande musica, tra valzer e note di solidarietà. Come da tradizione, il sipario del Teatro Mario del Monaco si alzerà il 1° gennaio alle ore 21 per il Gran Concerto di Capodanno, promosso e sostenuto dal Comune di Treviso, e per questa edizione dedicato a Johann Strauss jr. nei duecento anni dalla sua nascita. Un momento di festa per tutta la comunità trevigiana, alla quale il sindaco Mario Conte porterà gli auguri dell’amministrazione, ma anche un’occasione di solidarietà: gli introiti della serata saranno infatti devoluti all’Associazione Med.Action Bambini con Elias, impegnata da anni in missioni umanitarie in Africa per salvare la vita di bambini affetti da cardiopatie congenite.
Sotto la direzione del maestro Massimo Raccanelli, che torna anche per questo concerto di Capodanno sul podio del Teatro Mario Del Monaco, la Filarmonia Veneta eseguirà una selezione delle più celebri opere di Strauss jr., considerato il re dei valzer viennesi. Tre gli ospiti speciali di questa edizione: il soprano Chiara Boccabella, finalista del Concorso “Voci in Barcaccia. Largo ai giovani!” di Rai Radio 3 e protagonista del recente gala lirico televisivo “Tutto Puccini” sempre per la stessa emittente, il giovane e promettente tenore mozambicano Timóteo Bene Júnior e il mezzosoprano francese di origine armena Karine Ohanyan. Il pubblico potrà ascoltare brani celeberrimi come “Die Fledermaus” (“Il Pipistrello”) e “An der schönen blauen Donau” (“Sul bel Danubio blu”), ma anche scoprire altre pagine meno conosciute del repertorio straussiano.
Il ricavato dei biglietti sarà devoluto all’Associazione Med.Action Bambini con Elias, che ha come scopo principale quello di prendersi cura dei bambini cardiopatici – in particolar modo di quelli che nascono nel continente africano – e, allo stesso tempo, quello di trasferire tutto il know-how dei suoi specialisti perché si formi, anche nei loro Paesi, un programma autonomo per salvare le vite di questi piccoli pazienti. Grazie al sostegno della città di Treviso e di tutti i partecipanti al concerto sarà possibile finanziare la prossima missione in Eritrea, programmata per aprile 2025, che prevede l’acquisto e la spedizione di farmaci e presidi necessari per interventi cardiochirurgici a cuore aperto.
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