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03 gennaio 2025

Benessere

Droga: differenze nella struttura del cervello associate a uso precoce.

| AdnKronos |

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Droga: differenze nella struttura del cervello associate a uso precoce.

Roma, 31 dic. (Adnkronos Salute) - Differenze nello sviluppo della struttura del cervello potrebbero essere associate a un uso precoce delle droghe fin dall'adolescenza. E' quanto ha rilevato uno studio su 10mila teenager americani, finanziato dai National Institutes of Health (Nih), che ha identificato "differenze distinte nelle strutture cerebrali di coloro che hanno usato le droghe prima dei 15 anni, rispetto a coloro che non le hanno usate". La ricerca della Washington University è stata pubblicata su 'Jama Network Open'.

"Quanto abbiamo indagato si aggiunge ad alcune prove emergenti che la struttura cerebrale di un individuo, insieme alla sua genetica unica, alle esposizioni ambientali e alle interazioni tra questi fattori, possono avere un impatto sul suo livello di rischio e di resilienza nell'uso di sostanze stupefacenti e anche nella dipendenza", ha affermato Nora Volkow direttrice del Nida (National Institute on Drug Abuse). "Comprendere la complessa interazione tra i fattori che contribuiscono e che proteggono dall'uso di droghe - ha aggiunto - è fondamentale per studiare efficaci interventi di prevenzione e fornire il supporto alle fasce della popolazione che potrebbero essere più vulnerabili".

Dallo studio sui 10mila adolescenti emerge che 3.460 hanno iniziato a fare uso di droghe prima dei 15 anni; la maggior parte (90%) ha riferito di aver provato alcol, con una notevole sovrapposizione con l'uso di nicotina o cannabis; il 61,5% e il 52,4% dei ragazzi che hanno iniziato a fare uso di nicotina e cannabis, rispettivamente, hanno riferito di aver iniziato anche ad assumere alcol.

Secondo i ricercatori, "l'inizio dell'uso di sostanze è stato associato a una varietà di differenze strutturali a livello cerebrale (globale) e più localizzate che coinvolgono principalmente la corteccia", ma la struttura cerebrale "da sola non può predire se il ragazzo userà le droghe durante l'adolescenza" e i dati del lavoro "non dovrebbero essere utilizzati come strumento diagnostico", chiariscono gli scienziati. Gli autori hanno utilizzato i dati dell'Adolescent Brain Cognitive Development Study (Abcd), il più grande studio longitudinale sullo sviluppo e la salute del cervello nei bambini e negli adolescenti negli Stati Uniti, supportato dal Nida Nih e da altri 9 istituti e centri.

Utilizzando i dati dello studio Abcd, i ricercatori hanno valutato le risonanze magnetiche di 9.804 bambini americani quando avevano un'età compresa tra 9 e 11 anni e hanno seguito i partecipanti per 3 anni per determinare se alcuni aspetti della struttura cerebrale fotografati negli esami diagnostici di base fossero associati all'inizio precoce dell'assunzione di sostanze. Hanno monitorato l'uso di alcol, nicotina e/o cannabis, le sostanze più comuni utilizzate nella prima adolescenza, nonché l'uso di altre sostanze illecite. Gli scienziati hanno confrontato le risonanze magnetiche dei 3.460 partecipanti che hanno segnalato di aver iniziato ad assumere le sostanze prima dei 15 anni - dal 2016 al 2021 - con quelle di coloro che non lo hanno fatto (6.344). Nell'indagine hanno valutato il volume, lo spessore, la profondità delle pieghe cerebrali e dell'area superficiale, principalmente nella corteccia cerebrale che è lo strato più esterno del cervello, stipato di neuroni e responsabile di molti processi tra cui l'apprendimento, la memoria, il linguaggio, l'emozione e il processo decisionale, si legge nel lavoro.

I ricercatori hanno identificato 5 differenze strutturali del cervello a livello globale tra coloro che hanno segnalato l'inizio dell'assunzione di sostanze prima dei 15 anni e in chi non l'hanno fatto. Queste includevano un volume cerebrale totale maggiore e un volume sottocorticale più ampio in coloro che hanno indicato l'inizio dell'assunzione di sostanze. Sono state riscontrate ulteriori 39 differenze nella struttura del cervello a livello regionale, con circa il 56% della variazione regionale che coinvolgeva lo spessore corticale. Alcune differenze strutturali del cervello sono apparse anche uniche per il tipo di sostanza utilizzata, si precisa nello studio che nelle conclusioni suggerisce come "in futuro saranno cruciali altri approfondimenti per determinare come le differenze iniziali nella struttura cerebrale possano cambiare con l'età dei bambini e con l'uso continuato di sostanze o - concludono gli scienziati - lo sviluppo di un disturbo dall'uso di droghe".

 



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