L’angelo bianco che non scappò di fronte all’invasore
La storia di Suor Pasqua
VITTORIO VENETO - Città pavesata e gremita di popolo festante, autorità, militi, fanfare; 2-3 giugno 1923. Il programma tra l’altro prevede che il Dux scopra la lapide coi 422 vittoriesi caduti nella grande guerra, ora conservata al Museo della Battaglia, e che decori con Medaglia d’Oro alla Salute Pubblica Suor Pasqua, al secolo Giuditta Cappellozza.
Passano i minuti e una inquietata domanda salta di bocca in bocca: “Ma ea dove Suor Pasqua?” Panico. Trafelata ricerca di qua e di là. La trovano in Chiesa, che prega; del tutto disinteressata alla medaglia che la aspettava, che poi consegnerà ai suoi Superiori e manco si sa più dove sia finita. A fatica vien convinta a recarsi in Municipio tra ali di folla che si aprono al passaggio e includono tante persone beneficiate dalle sue cure, anche dovendole la vita. Ma di questo non voleva parlare, non concesse mai interviste, distacco assoluto da qualsiasi forma di pubblicità. Quando le chiedevano dell’anno dell’invasione e di ciò che aveva fatto all’ Ospedale di Serravalle si limitava a dire “Dio mi ha aiutata”.
Una umiltà ed una modestia che mettevano perfino in imbarazzo. Alle prime notizie della rotta di Caporetto i signori, tra i quali i medici, fecero velocemente fagotto per riparare oltre il Piave; i porèti restarono come sempre a subire. I medici incluso il primario Coletti, dissero poi che furono obbligati da ordini superiori a trasferirsi in destra Piave, per curare le nostre truppe. Dissero così. In Ospedale a Serravalle restarono questa suorina e pochi inservienti. Lei, che avrebbe potuto esimersi da compiti che non fossero d’infermiera, di fronte ai corpi straziati che arrivavano dal fronte si mise anche a fare operazioni chirurgiche. Di Suor Pasqua non c’è traccia al Museo della Battaglia, non ha avuto la Cittadinanza Onoraria né il Cavalierato di Vittorio Veneto; amnesia, ingratitudine, maschilismo? Di questo straordinario personaggio ha scritto una biografia il Cav. Franco Giuseppe Gobbato.
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