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27 novembre 2024

Montebelluna

L’appello di Kirikù: ultimi giorni di raccolta fondi per la Comunità Diurna a Montebelluna

Il ricavato servirà a sostenere i lavori di ristrutturazione già in corso alla palazzina nel cuore della città

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Comunità Diurna

MONTEBELLUNA - Ormai è alle battute finali la raccolta fondi della Cooperativa Kirikù, avviata lo scorso ottobre per l’apertura della nuova Comunità Diurna a Montebelluna. Dopo le importanti iniziative realizzate in autunno, si chiuderà ufficialmente il prossimo 11 febbraio la campagna dedicata a sostenere i lavori di ristrutturazione della casa nel centro di Montebelluna che accoglierà, nelle ore diurne appunto, ragazzi e ragazze tra i 7 e i 18 anni provenienti da famiglie in situazioni di momentanea difficoltà, con lo scopo di sostenerli nella realizzazione dei loro progetti di vita. Quasi terminati gli interni e il rifacimento degli impianti, mancano arredi importanti – come la cucina – e infissi esterni.

Forti del sostegno ottenuto in questi pochi mesi, i lavori nella palazzina di viale Matteotti a Montebelluna, a pochi passi dal centro, procedono spediti in vista dell’inaugurazione, presumibilmente nell’autunno del 2024. Già realizzate le principali opere murarie, nonché il rifacimento degli impianti elettrico, idraulico e di riscaldamento: un risultato raggiunto anche grazie a quanto raccolto in occasione della serata gospel con la Bassano Bluespiritual Band dello scorso novembre e il progetto “Delizie di Kirikù” in collaborazione con tre importanti realtà produttive del territorio nel settore enogastronomico: Astoria Wines, Fraccaro Spumadoro e Golose Emozioni. Ma ci sono anche tanti privati cittadini e cittadine che hanno deciso di adottare il progetto e di investire su questo sogno: non solo persone appartenenti alla comunità del montebellunese, come ci si poteva aspettare, ma da tutta la Marca trevigiana. Così come ci sono state donazioni – alcune davvero importantissime – da parte di aziende del territorio, tra cui la Carron Spa di San Zenone, che ha visto fin da subito l’importanza dell’iniziativa. Ora si guarda a nuove realtà che sostengano l’andamento positivo dei lavori: mancano ancora tutti gli arredi interni, alcuni dei quali particolarmente importanti come la cucina e gli spazi condivisi, e infine i lavori da svolgere all’esterno della palazzina – come serramenti e ritinteggiatura.

A testimoniare la bontà del progetto c’è l’esempio della Comunità Diurna di Crocetta del Montello, che dal 2007 ad oggi ha accolto quasi 150 bambini e bambine all’interno di una progettualità che cerca di riproporre uno stile di tipo familiare, prevedendo quindi l’accoglienza al rientro da scuola, il momento dei compiti e della merenda e infine la partecipazione alle varie attività sportive, il tutto in compagnia dei propri coetanei. Le sere e i fine settimana, invece, bambini e ragazzi li trascorrono con le rispettive famiglie, perché al centro dell’educazione e crescita dei figli rimane sempre il genitore. La Comunità Diurna, infatti, insieme ad altri importanti interventi adottati da Kirikù, da un lato lavorerà per supportare concretamente le famiglie in difficoltà e sostenere i genitori nell’educazione dei figli, dall’altro aiuterà i ragazzi a credere in sé stessi e in un proprio progetto di vita, comprendendo e gestendo meglio le proprie emozioni, ritrovando la fiducia in sé e nella realtà che li circonda, attraverso un confronto quotidiano con l’educatore.

Chiunque può contribuire liberamente all’iniziativa con una donazione attraverso bonifico, carta, PayPal e Satispay: tutte le informazioni sono nel sito web www.kirikuonlus.it/sostienici/dona. “Grazie al sostegno e alla sensibilità dei membri della nostra comunità, stiamo facendo un gran bel lavoro alla nuova Comunità diurna” dichiara il presidente della Cooperativa Kirikù, Mauro Gazzola. “A questo punto dell’opera di ristrutturazione, ci manca particolarmente la possibilità di acquistare arredi confortevoli, vivaci e a misura di ragazzi per gli spazi comuni, ma soprattutto una cucina ampia e accogliente per i pranzi al termine delle lezioni da vivere tutti insieme”.

FOTO: la casa prima e dopo i lavori.



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