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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

L’asilo di Carpesica non sarà antisismico

400mila euro per rendere la scuola più (ma non completamente) sicura

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

VITTORIO VENETO - Il crollo della scuola Raffaele Capranica di Amatrice poteva essere evitato. Stando alla prima informativa della Finanza dell’Anac, sarebbe bastato quell'adeguamento sismico dell’istituto per cui erano già stati trovati i fondi. Ma, di adeguamento sismico, si parla spesso troppo tardi, a tragedia avvenuta. In Italia sono numerose le scuole non a norma ma sulla prevenzione pare non si voglia investire troppo.

 

Il problema di scuole e piani antisismici è stato sollevato in questi giorni anche a Vittorio Veneto: l’asilo di Carpisca, infatti, è in questi mesi oggetto di lavori di riqualificazione per cui sono stati stanziati 400mila euro ma al termine dei quali l’istituto non sarà antisismico.

I primi di luglio l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Turchetto si era dichiarato soddisfatto dei lavori avviati presso l'asilo Collodi al fine di “mantenere nel quartiere di Carpesica una scuola materna, rendendola in più moderna, funzionale e sicura”. Ma la determinazione per la ristrutturazione della scuola spiega che il progetto esecutivo prevede “la messa in sicurezza con miglioramento sismico e riqualificazione impiantistica dell’immobile”, non l’adeguamento sismico. E tra migliorare e adeguare c'è una grossa differenza: con la seconda si porta la scuola ad essere antisismica, con la prima si arriva ad ottenere semplicemente una maggiore sicurezza rispetto a quella che si aveva in precedenza.

 

Il problema riguardo la determinazione pubblicata lo scorso 31 maggio è stato sollevato da Ottavio Pasquotti, segretario Psi, che fa notare come “il risultato finale sarà un asilo su più piani, con soluzioni distributive vecchie e poco funzionali, con limitata area scoperta, a bordo di una strada, privo di parcheggi e con difficoltà di manovra per genitori e bambini con relativi pericoli.  Ma soprattutto, come purtroppo dimostrato ancora una volta dai terribili avvenimenti che hanno colpito Amatrice e dintorni, con scarsi risultati dal punto di vista della protezione dal terremoto”.

Secondo Pasquotti sarebbe opportuno che la giunteatornasse sui propri passi e che la scuola trovasse posto in un edificio nuovo, antisismico. Sicuro.

Però, nelle intenzioni dell’Amministraziuone c’era proprio quella di recuperare un edificio che altrimenti sarebbe rimasto vuoto. “Siamo particolarmente soddisfatti di questo intervento - aveva dichiarato ancora Turchetto - che va non solo nella direzione dell’attenzione alla sicurezza delle scuole, ma anche del recupero dell’edificato esistente, con un conseguente risparmio di territorio”.

 



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Stefania De Bastiani

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