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19 ottobre 2024

Vittorio Veneto

'L'architetto di Putin' paga 20 milioni all'Erario

Lanfranco Cirillo ora va verso il patteggiamento

| Ansa |

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'L'architetto di Putin' paga 20 milioni all'Erario

VITTORIO VENETO - BRESCIA - Ha chiuso i conti con il fisco e si appresta a farlo anche con la giustizia. Lanfranco Cirillo, imprenditore di Treviso, per anni residente a Vittorio Veneto, trapiantato a Brescia, cittadino russo e ribattezzato l'architetto di Putin per la vicinanza con lo zar, ha ufficialmente pagato all'agenzia delle Entrate quasi 20 milioni di euro, contestati dall'autorità giudiziaria italiana. I suoi legali hanno presentato la distinta del versamento nel corso della nuova udienza del processo a Brescia a carico di Cirillo, finito sotto inchiesta per reati fiscali - tra cui estero vestizione e autoriciclaggio - e per un periodo anche ricercato dopo che la Procura di Brescia aveva firmato un mandato di arresto internazionale. Il pagamento al fisco è il più alto mai incassato, da parte di una persona fisica, dalla direzione provinciale dell'Agenzia delle Entrate di Brescia.

"Con tale pagamento viene definito un contenzioso in cui l'iniziale pretesa del fisco ammontava a oltre 33 milioni" precisa l'avvocato Stefano Lojacono, legale di Cirillo. L'architetto di Putin si è sempre proclamato innocente: "Ho accettato l'accordo con l'Agenzia delle Entrate senza ammettere nulla. Unicamente per rispetto delle istituzioni e del mio Paese di origine e per non diventare io stesso un ostacolo alla potenziale ripresa delle relazioni tra Italia e Russia", disse recentemente. Aggiungendo "io sono assolutamente innocente e non ho mai avuto un reddito e anche un solo cliente in Italia. Per questo la Agenzia delle Entrate ha accettato di buon grado la cifra concordata". Il processo bresciano - al quale Cirillo non ha mai partecipato fisicamente - è stato aggiornato perché i suoi legali stanno trovando un accordo con il pm Erica Battaglia per il patteggiamento.

Lo stesso Pubblico ministero bresciano ha depositato al Tribunale un'istanza, concordando con la difesa, in cui viene richiesto il dissequestro di beni di Cirillo per 138 milioni di euro sui 141 milioni sequestrati nell'agosto del 2022. Tra i beni sequestrati ci furono la dimora/museo di Roncadelle, nel Bresciano i quadri di Picasso, Kandisky, De Chirico, Cezanne della collezione di 150 opere d'arte per un valore stimato di 50 milioni di euro. E ancora, la villa in Costa Smeralda, le proprietà sul lago di Garda e in provincia di Brescia (immobili in città ma anche a Travagliato, Toscolano, Comezzano Cizzago oltre che a Capriano del Colle, dove ha sede l'azienda agricola che produce i vini Le Gatte), e lo lo yacht ormeggiato ad Arzachena. Dall'elicottero parcheggiato a Montichiari per arrivare a decine di decine di migliaia di euro in contanti a una quantità non indifferente di gioielli e orologi preziosi (di Andrea Cittadini, ANSA).

 



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