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09 ottobre 2024

Castelfranco

Leoni da tastiera insultano i Verdi della Castellana: “Ora rischiano la denuncia”

Le offese sono state pubblicate in un gruppo social dopo la caduta di un albero in città, per il maltempo

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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albero caduto

CASTELFRANCO VENETO – La caduta, ieri, di un albero su una vettura che transitava lungo il viale della stazione ha destato molte reazioni a Castelfranco Veneto. Foto e video dell’incidente sono finite nei gruppi social dove molti hanno detto la loro, ma tra tanti messaggi di vicinanza alla signora che era al volante, e fortunatamente ne è uscita incolume, c’è anche chi ha colto l’occasione per attaccare i Verdi della Castellana. A essere preso di mira con epiteti volgari e offensivi, il professor Giovanni Colombo e gli attivisti dei Verdi, accusati di essere i colpevoli della caduta dell’albero “perché non lasciano potare gli alberi”: argomentazione quanto meno fantasiosa visto che a Castelfranco i Verdi non hanno mai governato e anche quando fanno proposte, di rado vengono accolte.

Colombo, ha risposto nell’immediato al post: “Per chi non lo sapesse o finge di non sapere gli alberi riducono l'inquinamento e d'estate proteggono dal caldo torrido. Noi viviamo perchè ci sono gli alberi altrimenti ogni vita umana e animale sarebbe morta. Se vi piace tagliamoli pure tutti a me può interessare meno data la mia età. I Verdi sono quei poveri illusi che si rompono i cosiddetti per difendere l'ambiente non solo per sé ma per tutti, anche per coloro che se ne fregano e pure li insultano”. Oggi tornando sull’accaduto il professore annuncia che con ogni probabilità chi ha scritto degli epiteti ingiuriosi rischia di essere denunciato e aggiunge: “Il controllo sulla salute degli alberi urbani spetta al competente assessore, se non è in grado di farlo, perché preso da altri impegni, passi la mano. E poi noi Verdi non ci siamo mai opposti al taglio di un albero malato incurabile certificato tale da competenti, con il patto però di ripiantarne un altro”.

A sentirsi presi di mira per quest’attacco gratuito e offensivo sono però anche tutti gli attivisti del movimento, tant’è che Renato Alberton, dei Verdi della Castellana, ci tiene a sottolineare: “Nelle città purtroppo gli alberi stretti in marciapiedi di cemento senza spazio per le radici, potati spesso in maniera inadeguata sviluppano malattie che li portano a precoce decadimento con conseguenti rischi di crollo. Pertanto serve un continuo monitoraggio delle loro condizioni di salute con conseguenti cure o in casi estremi taglio con conseguente ripiantumazione. E poi vorrei ribadire ancora una volta un concetto: se domani di colpo sparissero gli umani gli alberi vivrebbero benissimo (anzi meglio), lo stesso; se domani sparissero tutti gli alberi per l'umanità rimarrebbero pochi giorni di vita...”.


 


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