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09 novembre 2024

Vittorio Veneto

L'ultimo dei lanifici

Roberto Bottoli, neo presidente del Sistema Moda Confindustria Veneto, tiene in vita il comparto laniero vittoriese

| Stefania Rotella |

| Stefania Rotella |

VITTORIO VENETO - L’imprenditore vittoriese Roberto Bottoli è il nuovo presidente del Sistema Moda di Confindustria Veneto. E’ stato eletto nei giorni scorsi dai presidenti delle sezioni Sistema Moda delle associazioni territoriali. “Desidero ringraziare gli imprenditori per la fiducia accordatami, consapevole che si tratta di un incarico di grande responsabilità, in uno dei settori strategici del Made in Italy- ha detto il neo presidente- La priorità del mio mandato è dare continuità alle azioni aggreganti dei miei predecessori, con l’obiettivo di mantenere vitale e rafforzare il nostro manifatturiero. Pur stravolto dagli effetti di una globalizzazione selvaggia, il Sistema Moda del Veneto resta una colonna portante dell’economia della regione. L’impegno è supportare le imprese a rinnovarsi per definire nuove strategie e affrontare in modo competitivo i nuovi mercati internazionali. Il Sistema Moda Veneto (tessile, abbigliamento e calzature) conta oltre 9.000 imprese attive, circa 75.000 occupati e un valore delle esportazioni che nel 2015 ha superato i 10 miliardi di euro. Procediamo consci dei nostri limiti ma anche delle grandi doti di creatività e determinazione che contraddistinguono il Sistema Moda Veneto, che è stato il motore di una regione che in pochi decenni è passata da uno stato di povertà agricola a quello di locomotiva economica nazionale”.

 

Roberto Bottoli dal 1978 è presidente di Lane Bottoli, storico lanificio di Vittorio Veneto, fondato nel 1861. In ambito associativo, ha ricoperto vari incarichi come consigliere e, dal 2009 al 2013, come presidente del gruppo Sistema Moda di Unindustria Treviso. Dal 2012 ad oggi è stato vicepresidente del Sistema Moda di Confindustria Veneto, attivo nelle battaglie a Bruxelles per il “Made In” e nelle iniziative di concertazione fra le categorie per dare voce alle istanze del mondo di imprese del tessile-abbigliamento veneto. E' stato eletto presidente del Sistema Moda di Confindustria Veneto.

 

Che importanza riveste questa carica, con quali sviluppi per il settore?

Il settore tessile abbigliamento è gravato da innumerevoli e pesanti problematiche, alcune delle quali imputabili alle politiche della Comunità Europea, ma ciò non ci esime dall’impegnarci, anche personalmente, non solo per il bene della nostra azienda ma di tutto il settore. Un settore, che in Italia con i suoi 500.000 addetti in 64.000 imprese, resta colonna portante dell’economia e dell’occupazione. L’apporto che potrò dare al Sistema come presidente regionale non sarà certo miracolistico, ma una lunga esperienza associativa ed imprenditoriale, la conoscenza dei vari settori tessili e degli attori dei vari comparti, può agevolare progetti di collaborazione o di aggregazione in iniziative comuni, particolarmente utili soprattutto alle aziende medio-piccole nella fase di internazionalizzazione. La filiera tessile veneta, pur massacrata negli ultimi anni da una concorrenza ad armi impari con i Paesi dell’Est e dell’Oriente (e conseguente massiccia dislocazione), è ancora vitale e merita il nostro massimo impegno per mantenerla concorrenziale e propositiva.

 

Un tempo Vittorio Veneto aveva diversi lanifici. Cosa è rimasto di quel settore? Il Lanificio Bottoli è rimasto l'unico a Vittorio Veneto? Con quanti dipendenti e quali politiche industriali per il futuro?

In effetti il nostro è l’ultimo Lanificio del prestigioso comparto laniero vittoriese, ma anziché ricordare i fasti ed il declino del passato (non ci sono più 4 dei 5 lanifici storici) preferisco rimarcare che permane in loco una rete tessile fatta di maglifici, filature e tessiture che competono con successo sui mercati internazionali con produzioni eccellenti in campo laniero serico e cotoniero. Il nostro Lanificio, che vanta il ciclo completo di lavorazione (dalla lana grezza al tessuto finito), occupa 38 collaboratori altamente specializzati, un indotto significativo ed una produzione di 450.000 metri di tessuto all’anno. E’ un leader mondiale nei tessuti fantasia per abbigliamento maschile. La diffusione commerciale in tutti i Paesi, con una quota export del 60%, il legame con le più prestigiose griffe internazionali, la qualità, il servizio e l’innovazione sono i nostri asset.

Il Lanificio sta sostenendo una mostra sul pittore Guidi a palazzo Todesco di Serravalle. Cosa produce il connubio industria-cultura?

La nostra esposizione nello show room di Piazza Flaminio a Serravalle vuole essere un modesto omaggio alla prestigiosa mostra del pittore Virgilio Guidi a Palazzo Todesco. Il lanificio si può considerare ultimo depositario dell’arte tessile vittoriese e ha voluto rielaborare con materiali tessili alcune opere del maestro veneziano.

 

Visti i tempi, che fare per invertire la rotta? Ci salveranno la cultura e la bellezza, con le quali l'Italia potrebbe avere uno sviluppo diverso?

Scontato che i costi di produzione in Italia azzerano la competitività nelle produzioni di massa, la nostra industria e il manifatturiero in particolare devono presidiare, e quelle in auge lo stanno già facendo da anni, le nicchie di mercato dove le genialità, l’intraprendenza e buon gusto italiani valorizzano e rendono unici i nostri prodotti. Arte e bellezza sono nostro patrimonio storico e ad esse fa riferimento il mondo delle imprese più illuminate affinché dietro ogni prodotto la clientela internazionale scorga il valore del retroterra culturale.

 

Bottoli a proposito della situazione attuale in un intervento dal titolo “Dobbiamo credere nel futuro del nostro Paese e i giovani non se ne andranno all’estero" affermava: “Oggi tanti nostri giovani volenterosi, spesso le risorse migliori, debbono prendere le valigie (che siano di similpelle o griffate Vuitton) ed in molti casi il loro bagaglio di valori e conoscenze andrà ad arricchire altre Nazioni. Ben sappiamo cosa li spinge ed il contesto che viviamo può indurci a credere che cercare altrove le opportunità sia ineluttabile ma … non dobbiamo rassegnarci. Certo partono da un’Italia fortemente corrotta, pavida, rassegnata, dai valori sbiaditi e soprattutto afflitta dalla persistente mancanza di meritocrazia; la nostra società è ancora permeata dal retaggio di un’ideologia che né il tempo né la constatazione dei fallimenti che ha prodotto sono ancora riusciti a debellare. Tuttavia c’è anche una vasta Italia che si alza presto la mattina e smette di lavorare a tarda sera, un’Italia di migliaia di imprenditori capaci e tenaci, un’Italia di quadri fidati, di maestranze esperte ed impegnate, di creativi e scienziati geniali, di professionisti di prim’ordine, di gente che in silenzio fa il proprio dovere e anche di più. E’ questa l’Italia che dobbiamo additare ai nostri giovani ricordando loro che solo cento anni fa i nostri nonni soffrivano e morivano nelle trincee del Carso o del Piave per salvare la Patria”.

Il Lanificio Bottoli, depositario della storia laniera di Vittorio Veneto, reinterpreta le opere di Virgilio Guidi con un allestimento nella vetrina di piazza Flaminio. Fino all’8 maggio è visitabile la mostra “La luce di Guidi” a palazzo Todesco.

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Stefania Rotella

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