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29 novembre 2024

Cronaca

Marmolada, due anni fa la tragedia in cui morirono 11 persone

Otto veneti persero la vita, Zaia: "Cicatrice indimenticabile"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

marmolada

TRENTO - E’ il secondo anniversario della tragedia della Marmolada (Trentino). Domenica 3 luglio 2022 undici escursionisti morirono, altri otto rimasero feriti, travolti dal distacco di una vasta massa di ghiaccio e massi.

"Ricordo le telefonate concitate, l’immediato intervento del Suem 118 in un turbinio d’elicottero e di squadre del Soccorso Alpino, la presenza straordinaria dei Vigili del Fuoco, del SAGF della Guardia di Finanza, di tutti gli uomini delle forze dell’ordine e della Protezione Civile - le parole del presidente Luca Zaia nel giorno del secondo anniversario - È stata un’operazione di soccorso difficilissima, sotto il rischio di altri crolli, con una montagna ferita e attanagliata da una giornata di calore davvero innaturale, per quelle quote. Nella frenesia dei soccorsi, si è stagliato immediatamente, forte, il dolore per le vittime. Il distacco nel ghiacciaio della Marmolada è stato un evento che ha lasciato una cicatrice indimenticabile, cancellando sotto una massa di ghiaccio e pietrame la vita di undici persone che sulla montagna cercavano la realizzazione della loro passione sportiva o più semplicemente la bellezza di una domenica di sole in alta quota, immersa nella maestosità della Regina delle Dolomiti. A distanza di due anni, rivivo il dolore condiviso in quelle ore con i familiari e gli amici degli scomparsi insieme all’ammirazione per il lavoro e lo spirito di abnegazione dimostrato da tutti i soccorritori. Ai primi rinnovo la mia vicinanza, ai secondi la mia gratitudine”.

 

"La nostra regione è quella che ha pagato il più alto numero di vite in quella giornata con otto veneti deceduti: Filippo Bari, Tommaso Carollo, Paolo Dani, Nicolò Zavatta, Davide Miotti, Erika Campagnaro, Gianmarco Gallina e Manuela Piran. Nel loro ricordo abbiamo il dovere di rafforzare la consapevolezza che la bellezza di affrontare la montagna con passione deve sempre misurarsi con un ambiente imprevedibile dove anche la giornata più serena può riservare rischi e fenomeni avversi di grande pericolo. Non ultimo, questa sciagura ci ricorda che se da un lato le nostre terre alte non sono un plastico intoccabile da tenere sotto vetro e vanno vissute, dall’altro rimangono un ambiente di grande fragilitàà che ci richiede sempre attenzione”.  “Quel 3 luglio di due anni fa, personale di varie organizzazioni provenienti dal Veneto e dalla Provincia autonoma di Trento si è impegnato fianco a fianco oltre ogni limite, dimostrando che non c’è confine amministrativo che divida la coesione dello spirito di solidarietà – conclude il Presidente Zaia -. Anche in questo ricordo siamo vicini, come Regione Veneto, a tutti coloro che prestano soccorso nelle zone di montagna. Uomini e donne straordinari, che con immenso coraggio conducono operazioni straordinarie, salvando tante vite ogni anno. In quest’anniversario un pensiero di gratitudine è doveroso rivolgerli anche a tutti loro”.

 


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