Mauro Corona, Ministro della montagna
Lo scrittore-alpinista di Erto lancia (provocatoriamente) la sua candidatura. A un inedito dicastero
| Emanuela Da Ros |
ERTO - Da lassù sulle montagne si guarda a Roma. Provocatoriamente, ovvio. Da Erto, Mauro Corona lancia la sua candidatura a Ministro della montagna. Lo fa in un ironico intervento apparso su 7, il settimanale del Corriere della Sera di questa settimana. “Se proprio devo governare il mondo - scrive Corona - vorrei sanarlo a partire dalle montagne”.
La sua ricetta? ‘Anarchia regolata’. Corona toglierebbe le licenze: per aprire un bar, per ristrutturare una casa. “I nostri borghi in alta quota - precisa - si spopolano perché lavorare lì con le stesse regole che si hanno in pianura è impossibile. Un bar eroico, che apre a duemila metri, ha subito la Finanza a controllare se ha fatto gli scontrini a quei tre clienti che hanno ordinato un amaro…”
Come dargli torto? Altri suggerimenti che lo scrittore-alpinista- scultore dà riguardano i senzatetto: via dalla strada - dice - mettiamoli in una comunità, e mettiamo i miei detrattori a far legna per le baite dei vecchi. Corona poi spinge sui libri: regaliamone una montagna ai bambini “in modo che poi non ci troviamo con una società di imbecilli come questa”. Ma lo scrittore sdogana lo smartphone in classe (“non siamo nell’Ottocento"), purché i ragazzi imparino anche a usare una zappa.