"Condannate Schettino a 26 anni", Pm chiede anche arresto: c'è pericolo di fuga
Ventisei anni di reclusione e tre mesi di arresto. Questa la richiesta formulata dal Pm di Grosseto Maria Navarro per l'ex comandante Francesco Schettino, imputato nel processo per il naufragio della Costa Concordia avvenuto il 13 gennaio 2012 davanti all'Isola del Giglio.
Schettino, unico imputato nel processo e oggi assente in aula a Grosseto, è accusato di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, naufragio colposo, abbandono di nave, abbandono di persone incapaci e omessa comunicazione con l'autorità marittima. Il Pm Maria Navarro ha chiesto al termine della requisitoria l'arresto di Schettino per evitare "il pericolo di fuga".
"Questa pena non è una pena esagerata" perché Francesco Schettino, "non ha mai chiesto scusa", ha sempre mentito e "crede alle sue stesse bugie", ha detto Navarro, nel formulare la richiesta della procura. "Che Dio abbia pietà di Schettino perché noi non possiamo averne alcuna", aveva detto concludendo la sua requisitoria il sostituto procuratore Stefano Pizza.
Il difensore di Schettino, l'avvocato Donato Laino, ha invece sostenuto l'incongruità della richiesta, sottolineando come per Schettino il pm abbia chiesto "di tutto di più, manco Pacciani", e aggiungendo: "Addirittura si chiedono gli arresti su circostanze già valutate e bocciate dalla Cassazione" che ha in precedenza respinto la richiesta di arresto. Il legale ha anche riferito di aver sentito al telefono Schettino: "Sono attonito, ma se vogliono arrestarmi sono qui", gli avrebbe detto il comandante.