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15 dicembre 2024

Treviso

FERMIAMO L'ELETTRODOTTO

Peseambiente scrive ai sindaci per invitarli a dire no al nuovo elettrodotto da 380.000 volt proposto da Terna

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

Paese - Associazioni e cittadini fanno fronte unico contro il nuovo elettrodotto ad altissima tensione (380.000 volt) che la Terna, il braccio operativo dell’Enel, vuole realizzare nei comuni di Sorzè, Zero Branco, Morgano, Paese, Trevignano e Volpago del Montello.E per dire no a questa nuova grave minaccia per la salute dei cittadini, lo scorso 7 novembre Paeseambiente ha organizzato un incontro per informare la popolazione sui rischi di tale opera.

Gli attivisti sono stati raggiunti da una telefonata da parte della presidente del Coordinamento Nazionale per la tutela dai Campi ElettroMagnetici, Daniela Dussin, che ha invitato i cittadini dei comuni interessati a questo elettrodotto a opporsi in tutti i modi alla sua realizzazione, non portando nessun vantaggio alle comunità locali coinvolte ed essendo solo uno strumento per far soldi da parte delle grosse compagnie dell’energia, infatti in Italia elettrodotti di tale potenza non li vuole più nessuno.

Dussin ha ricordato che di recente il sindaco di Cordignano ha fatto saltare un progetto simile e il sindaco Quaggiotto di Vedelago ha fatto annullare il progetto di una cosiddetta sottostazione. Paeseambiente ricorda che Terna è in causa dal 1989 con ben 7 comuni del trevigiano: Santa Lucia di Piave, Volpago del Montello, Altivole, Riese Pio X, Montebelluna e Codognè per la realizzazione di un elettrodotto analogo da 380.000 Volt.

Quel che inquieta gli attivisti è che, invece, il Comune di Volpago del Montello lo scorso 29 ottobre sia sceso a patti con Terna dando l’ok alla stazione dell’elettrodotto da 380.000 volt quando è da vent’anni che è in causa con la stessa società. E che l’inquinamento provocato da campo elettromagnetico sia dannoso per la salute, spiegano gli ambientalisti di Paese, è confermato anche dallo Iarc (International Agency for Research on Cancer).

L’agenzia internazionale per la Ricerca sul Cancro conferma che con un inquinamento da campo elettromagnetico pari a 0,4 microtesla c’è una comprovata incidenza di leucemia (soprattutto leucemie infantili) consigliando di non superare l’esposizione a 0,2 microtesla. Per chi abita nei pressi di un elettrodotto da 380.000 volt è stato accertato da studi scientifici approfonditi che aumentano anche i casi di aborti.

Le rassicurazioni date da Terna relative ad un inquinamento che non supera i gli 0,2 microtesla nelle abitazioni che si vedranno spuntare l’elettrodotto fuori casa a 45 metri, appaiono poco veritiere perché da dati scientifici risulta invece che per arrivare ai livelli di 0,2 microtesla bisogna allontanarsi dall’elettrodotto per ben 134 metri. A Paese l’elettrodotto non porterà alcun beneficio concreto, a Padernello e nell’area di via San Luca l’elettrodotto porterà invece un incremento considerevole di inquinamento da campi elettromagnetici, un paesaggio rovinato da piloni alti 40 metri (più del doppio dei piloni attuali), un naturale conseguente deprezzamento del valore economico dei beni immobili con particolare riferimento a case e terreni.

“I cittadini dei comuni interessati – dice Paeseambiente - non devono farsi bidonare da Terna che prevede l’eliminazione di tre linee ad alta tensione (una da 220.000 e due da 130.000 volt che con la dismissione dei loro piloni darebbero il via libera a molti cavatori locali per ulteriori escavazioni), queste sono linee ad alta tensione mentre l’elettrodotto da 380.000 volt è ad altissima tensione, è come se al posto di bere tre bicchieri di vino ci si dovesse scolare una intera bottiglia di superalcolico”.

A breve a Paese si tornerà a parlare della questione, sviscerando ancor più in profondità i gravi rischi che comporterebbe per la salute l’installazione di questo nuovo mostro. Andrea Zanoni presidente di Paeseambiente ha dichiarato: "Ci opporremo con tutti i mezzi a nostra disposizione contro questa opera anacronistica che non porta nessun vantaggio ai territori interessati che aumenta considerevolmente l'inquinamento da campi elettromagnetici causa delle leucemie infantili".

Paeseambiente intanto annuncia che scriverà ai sindaci affinché blocchino questa opera come molti altri sindaci della Marca hanno già fatto per tutelare i propri cittadini e valuteranno il ricorso al Tar del Veneto contro gli atti deliberati dal comune di Volpago del Montello e del Parco del Sile che hanno fatto la sciagurata scelta di accettare questo mostro in cambio di trenta denari. Previsto anche di inoltrare un esposto alla Commissione Europea per la violazione della Direttiva Habitat e Direttiva Uccelli in merito al tracciato che squarta in due la palude del Barbasso nel Parco del Sile, area considerata dall’Europa come Sic, Sito di importanza comunitaria e Zps, Zona di protezione speciale.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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