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23 dicembre 2024

Treviso

CARENZE DI ORGANICO, STUDENTI IN STAGE NEI COMUNI E IN TRIBUNALE

Progetto della prefettura per far fronte alla mancanza di personale nelle pubbliche amministrazioni

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CARENZE DI ORGANICO, STUDENTI IN STAGE NEI COMUNI E IN TRIBUNALE

Treviso – Nei mesi della crisi, della lotta ai “fannulloni” e dei tagli alle spese e al personale delle pubbliche amministrazioni, succede anche questo. Che la prefettura di Treviso, nell’ambito della Conferenza provinciale permanente, battezzi un progetto pensato per “coniugare le esigenze didattiche dei giovani studenti della provincia con le croniche carenze di organico delle pubbliche amministrazioni del territorio”.

La formula pensata dalla Conferenza presieduta dal prefetto Vittorio Capocelli per rimpolpare l’organico gli uffici pubblici è semplice ed efficace. Gli studenti delle scuole professionali, in virtù della cosiddetta “terza area”, hanno l’obbligo di maturare un’esperienza di tirocinio, per imparare sul “campo” quello che apprendono dai libri. Perchè allora non inserirli per un periodo negli uffici tecnici e urbanistici dei Comuni, nelle mense scolastiche, o nelle stanze del Tribunale, a partire dalla cancelleria, sempre più sotto organico a Treviso?

“Il problema della scuola italiana – spiega la direttrice scolastica provinciale Maria Giuliana Bigardi - è che spesso tiene fuori il mondo del lavoro. Con questo progetto, che coinvolge anche gli istituti tecnici per i periodi di alternanza scuola-lavoro e, spero, anche i licei, permette di unire le esigenze di formazione dei ragazzi con la necessità di personale delle pubbliche amministrazioni”.

Negli stage lavorativi, spiegano in Prefettura, saranno coinvolti gli studenti dei principali istituti tecnici e professionali della Marca, dall’alberghiero, al commerciale, dal liceo artistico, agli istituti per geometri. Sotto la supervisione di un tutor, i ragazzi potranno così prendere confidenza con il lavoro degli uffici tecnici dei Comuni, dei Ced, del verde pubblico e del settore ambiente, ma anche darsi da fare in Tribunale.

“Non si tratta di metterli a fare fotocopie – sottolinea la direttrice del Csa di Treviso – ma di far loro seguire dei percorsi ad hoc per una formazione più concreta e agile. Allo stesso tempo, l’azienda avrà modo di avvalersi di risorse umane aggiuntive”.

Gli stage dovranno tener conto dell’indirizzo degli studi seguito dai giovani, i quali, nell’apportare la loro opera, vedranno incrementato il livello delle loro competenze e otterranno crediti formativi. Un progetto, prevediamo, che farà felice il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, che ha fatto della crociata anti-fannulloni nella PA un cavallo di battaglia.

 


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