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23 dicembre 2024

Esteri

E' finita la fuga di Salah, catturato il super ricercato per le stragi di Parigi

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

E' finita la fuga di Salah, catturato il super ricercato per le stragi di Parigi

Dopo una fuga durata 4 mesi Salah Abdeslam, l'ottavo uomo del commando degli attacchi di Parigi, è stato catturato a Bruxelles in un raid delle forze speciali belghe a Molenbeek. L'arresto del terrorista è stato confermato dalla procura federale belga.

Abdeslam, che si era asserragliato in un appartamento, è rimasto ferito a una gamba. Secondo quanto riportano i media belgi, gli agenti hanno sparato alle gambe per neutralizzare il super ricercato che non aveva risposto quando gli avevano intimato di arrendersi. Il terrorista è stato trasportato in un ospedale nell'area di Bruxelles, ha riferito l'emittente Rtbf. Nella sparatoria sarebbe rimasto ferito anche un poliziotto.

L'emittente Rtbf ha reso noto che l'edificio, al numero 79 della rue des Quatre Vents, è di proprietà del comune di Molenbeek-Saint-Jean, una delle 19 municipalità di Bruxelles e che l'appartamento dove si nascondeva Abdeslam era in affitto alla madre di un amico del terrorista.

Dopo il ferimento e l'arresto di Abdeslam, insieme a un complice che sarebbe anche ferito, un altro uomo sarebbe ancora asserragliato in un appartamento a Molenbeek. Lo riportano i media belgi sottolineando che l'appartamento si trova a rue des Quatre Vents, ma non è chiaro se si tratti dello stesso edificio di case popolari dove è stato catturato il terrorista.

Intanto emerge che l'appartamento di Molenbeek dove è stato trovato il terrorista più ricercato di Europa - e che dunque sarebbe rimasto nascosto nel suo quartiere dove dallo scorso novembre era stata scatenata una caccia all'uomo senza precedenti che per giorni ha anche letteralmente paralizzato l'intera Bruxelles - era sotto sorveglianza da due giorni.


LE REAZIONI - "Congratulazioni alle forze dell'ordine che hanno permesso l'arresto di Salah Abdeslam, nel corso di un'operazione di polizia a Bruxelles" ha scritto su twitter il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo.

"La procura ha confermato l'arresto di Salah Abdeslam. Complimenti alle diverse agenzie di sicurezza" ha twittato il ministro degli Esteri belga, Didier Reynders.

IMPRONTE DI SALAH NEL COVO DI FOREST - Oggi è stato rivelato che impronte e tracce di Dna di Abdeslam sono state trovate nell'appartamento perquisito dagli agenti martedì a Forest, a Bruxelles. La notizia è stata confermata dalla procura federale al quotidiano belga 'Le Soir'.

A questo punto è più che probabile che Salah sia uno dei due uomini che si sono dati alla fuga dopo la sparatoria di Forest, martedì a Bruxelles. Ad affermarlo, facendo riferimento a quelle che definisce "nostre informazioni", è l'emittente Rtbf, riferendo che la polizia scientifica è tornata oggi sul luogo della sparatoria, in rue du Dries.

Impronte di Abdeslam erano state anche trovate il 10 dicembre scorso durante una perquisizione effettuata in un appartamento a rue Henri Bergé, a Schaerbeek.

Rtbf ha inoltre rivelato che Mohamed Belkaid, l'algerino ucciso martedì nel raid a Forest, era uno dei complici di Salah Abdeslam. Usava il nome falso di Samir Bouzid ed era uno dei logisti degli attentati di Parigi. Mohamed Belkaid era dunque direttamente implicato negli attentati del 13 novembre: a nome di Samir Bouzid risulta infatti un trasferimento di 750 euro fatto il 17 novembre del 2015 a Hasna Ait Boulahcen, cugina di Abdelhamid Abaaoud, a partire da un'agenzia della Western Union a Bruxelles.

Samir Bouzid era attivamente ricercato dal mese di novembre scorso. Un mandato di cattura era stato spiccato il 4 dicembre 2015. Le immagini riprese dalla telecamera interna all'agenzia Western Union lo ritraggono in compagnia di un altro uomo, che utilizza un nome falso. Un certo Soufiane Kayal, di cui non si conosce ancora la vera identità. E' stato lo stesso Salah Abdeslam ad andare a prendere i due uomini in Ungheria. Tutti e tre sono stati controllati, il 9 settembre 2015, su un'area di sosta dell'autostrada austriaca.

 


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Carlo De Bastiani

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