Attacchi Bruxelles, Abrini confessa: è lui 'l'uomo col cappello'
| Isabella Loschi |
Mohamed Abrini ha confessato di essere 'l'uomo col cappello', il terzo attentatore dell'aeroporto Zaventem. Abrini, che è anche uno dei sospettati chiave per gli attentati del 13 novembre a Parigi, ha ammesso di essere lui il terzo uomo ripreso dalle telecamere di sorveglianza nello scalo brussellese lo scorso 22 marzo.
Lo ha reso noto la procura belga in un comunicato. L'uomo era stato arrestato ieri insieme ad altre cinque persone nell'ambito delle indagini sugli attentati di Bruxelles che provocarono 32 morti. Per tre di loro sono scattate oggi le accuse formali per reati gravi di terrorismo, mentre altri due sono stati rilasciati. Abrini, ha riferito la procura, ha confessato dopo essere stato messo a confronto con i risultati delle indagini.Per lui sono scattate oggi le accuse formali di omicidio a scopo di terrorismo e di partecipazione in attività terroristiche per il suo presunto ruolo negli attentati di Parigi, dove persero la vita oltre 130 persone. Il suo ruolo negli attentati del 13 novembre tuttavia non è ancora chiaro. Venne visto insieme ad uno dei presunti leader del commando, Salah Abdeslam nei giorni precedenti gli attentati e le sue impronte digitali e il suo Dna sono stati ritrovati su un'auto utilizzata per gli attentati e in uno dei nascondigli dei terroristi a Bruxelles.
La procura ha anche confermato che Osama K, anch'egli arrestato ieri, è il secondo sospettato presente durante l'attentato alla metropolitana di Bruxelles. Osama K, ha riferito ancora la procura, è anche stato ripreso dalle videocamere di un centro commerciale nel centro di Bruxelles mentre acquistava le sacche utilizzate per l'attentato a Zaventem. I media belgi lo hanno identificato come Osama Krayem, di cittadinanza svedese.
Oggi le forze di polizia hanno effettuato una maxi operazione delle nel comune di Etterbeek, a Bruxelles. Secondo quanto riferito dall'emittente Rtbf, le forze dell'ordine hanno perquisito oggi un appartamento che si sospettava fosse servito come covo. L'operazione non ha dato alcun esito: nell'appartamento non sono state scoperte armi o esplosivo. Il blocco imposto dalle forze di sicurezza nella zona è stato tolto e la circolazione è ripresa. Testimoni avevano riferito che una parte dei residenti era stata evacuata e che sul posto erano stati inviati circa 50 agenti. Presenti anche le squadre di artificieri e le squadre speciali di intervento, oltre alla polizia scientifica.