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25 dicembre 2024

Vittorio Veneto

Boati a Vittorio, comando statunitense aviano chiarisce

Stormo 31st Fighter Wing conferma presenza velivoli in zona

| Roberto Silvestrin |

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Boati a Vittorio, comando statunitense aviano chiarisce

VITTORIO VENETO - Velivoli appartenenti allo stormo 31st Fighter Wing di stanza ad Aviano (Pordenone) erano in una zona di addestramento tra le province di Belluno e Pordenone, dove ieri pomeriggio è stato percepito un boato dalle popolazioni della zona. Lo rende noto il Comando statunitense e il comando dell'aeroporto di Aviano.

 

L'episodio, che potrebbe essere stato causato dal "boom sonico" di un aereo, è stato segnalato intorno alle 18.34 di ieri "Le dinamiche dell'evento - prosegue la nota - sono al vaglio del personale tecnico del 31st FW, con l'intento di individuare le esatte cause e che simili circostanze non si ripetano in futuro".

 

"Su mia segnalazione il Ministro della difesa Roberta Pinotti si è già attivata per chiedere verifiche e maggiori tutele in riferimento ai boati che nuovamente nella serata di ieri hanno scosso la Valbelluna. Pinotti mi ha confermato di aver già parlato con il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica e attivato un'informativa con cui presenta formale richiesta di procedere con i dovuti accertamenti relativi al presunto, ma di fatto ormai noto, superamento della barriera del suono da parte di F16 della base militare di Aviano.Il Ministro Pinotti mi conferma la sua intenzione a vigilare su questi episodi che ormai da anni flagellano la vita e la serenità della vallata".

 

A dirlo, in una nota, la senatrice Raffaela Bellot. La parlamentare tosiana da più di un anno sollecita il Governo a cercare una soluzione definitiva al problema.

 

“Già ad agosto del 2014 e a maggio del 2015 ho interrogato il Ministro della Difesa per avere delucidazioni sui boati e sui voli a bassa quota di aerei militari nel bellunese e nel trevigiano” dichiara invece il deputato Federico D'Incà del Movimento 5 Stelle “ricordando come già abbiamo avuto incidenti mortali riconducibili a voli radenti a Lagazuoi nel 1987, Valzoldana nel 2007 e la strada del Cermis nella vicina Val di Fiemme”.

 

Secondo l'ex Presidente del gruppo parlamentare del M5S alla Camera: “Questa è un problematica che ogni anno trova nuovi episodi e ancora una volta mi trovo a denunciare in Parlamento il pericolo per i nostri concittadini di questi boati e la mancanza di accorgimenti per limitare i voli radenti e capire se l’attività di addestramento è fatta secondo i termini di legge.”

 


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