VIDOR - La tragedia del crollo del ponte sull'autostrada A 10 a Genova e l'impatto emotivo, che ha suscitato nel Paese, insieme al cordoglio per le molte vittime, ha destato molta preoccupazione legata al ponte storico di Vidor.

Se n'è resa interprete Anna Spinnato, già sindaco di Valdobbiade e attualmente segretaria del circolo PD.

Spinnato, dopo aver ricordato l'intervento di consolidamento strutturale degli anni '80, ha messo in luce che già nel 2003 era stato studiato un progetto di intervento, per la sistemazione di alcuni distacchi di calcestruzzo e, soprattutto, per l'allargamento della carreggiata.

Da tempo ormai l'allargamento del ponte è stato dichiarato insufficiente e inadeguato per collegare quel territorio alla nuova superstrada pedemontana veneta e soprattutto per risolvere i problemi di viabilità del nodo stradale, che attraversa il ponte.

Dalle rilevazioni della Regione risulta che mediamente sul ponte di Vidor transitano 23.000 veicoli al giorno, un quinto dei quali, circa il 21%, ossia 4830 sono veicoli pesanti.

Su pressione dei cittadini e dei sindaci di tutto il Quartier del Piave, la Regione Veneto nel 2015 ha predisposto uno studio di fattibilità, ha individuato il tracciato e approntato un progetto preliminare, di cui, però, si è perso traccia.

 

Per attirare l'attenzione durante l'ultima campagna elettorale, il 24 febbraio 2018, si era svolto un flash mob.

Il 2 luglio sono tornati a incontrarsi i sindaci e parlamentari eletti del territorio, per esaminare la situazione ma, conferma la Spinnato, non è successo ancora nulla!

Il partito democratico chiede che si faccia il nuovo ponte di Vidor e auspica che la Regione metta a disposizione le risorse, per continuare nella progettazione, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture.