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25 novembre 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Capitale italiana della cultura 2021, da Pieve di Soligo arriva la protesta: "Facciamo una capitale diffusa"

E’ stata ufficializzata la nuova proroga della scadenza del bando per la Capitale italiana della Cultura 2021

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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Pieve di Soligo

PIEVE DI SOLIGO – E’ stata ufficializzata la nuova proroga della scadenza del bando per la Capitale italiana della Cultura 2021. Nel tardo pomeriggio di giovedì 12 marzo, a poche ore dalla scadenza, prevista per ieri 13 marzo (già prorogato dal 2 marzo scorso), il comune di Pieve di Soligo ha appreso la notizia ufficiale che la data di consegna del dossier per le città candidate è rinviata al prossimo 30 giugno, con prima selezione delle dieci finaliste entro l’11 settembre e decisione finale della città prescelta come Capitale italiana della Cultura 2021 entro il 12 ottobre 2020.

 

Il rinvio “della consegna del dossier, così dilatata nel tempo – ammette il sindaco Soldan – stravolge un calendario ora di difficile comprensione e fattibilità, per cui è difficile pensare come una città prescelta come capitale a metà ottobre 2020 possa mettere in piedi il programma di eventi, a partire dal primo gennaio 2021”.

 

Nonostante questo disguido “Noi comunque eravamo e siamo pronti con il nostro dossier – spiega soddisfatto il primo cittadino della perla del Quartier del Piave, ormai entrata nella definizione pubblica come Cuore Unesco di Marca – per cui invieremo il nostro elaborato a Roma tra pochi giorni”.

 

Secondo taluni organi di stampa potrebbe succedere che la città di Parma, capitale italiana della Cultura 2020, in collaborazione con Piacenza e Reggio Emilia possa essere confermata tale anche per il 2021 a causa della situazione di emergenza nazionale per la vicenda coronavirus. Il sindaco Soldan propone “un coordinamento tra tutte le città candidate per il prossimo anno e chiedo che si valuti la possibilità che Pieve di Soligo, insieme a tutte le altre in lizza per il 2021, possa affiancare Parma e mettersi in rete come capitale diffusa sul territorio per il prossimo anno, non potendo peraltro noi pensare di slittare al 2022, avendo tanti eventi collegati ai centenari di Andrea Zanzotto e Francesco Fabbri”.

 

Questo l’auspicio finale di Stefano Soldan: “Mi auguro che questa proposta possa essere valutata seriamente e accolta da chi di dovere, essendo di buon senso e finalizzata a salvaguardare le buone ragioni di tutti. Inoltre, con Parma confermata nel 2021 e le altre città come Pieve capitali diffuse sul territorio, andremo a comporre a livello nazionale un mosaico importante e attraente, con tanti centri di riferimento, sparsi in giro per il nostro Paese, che così potranno dare una spinta poderosa e popolare alla rinascita dell’Italia in chiave culturale e turistica”.

 


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