Vietato acquistare pennarelli e quaderni
Il Coronavirus arriva negli scaffali della cancelleria: niente temperamatite
Foto di Daniela Salvetti
Lo scolaretto di terza elementare ha finito il quaderno, o la penna cancellabile blu? Bene: ha finito di fare i compiti. L’interpretazione del “Dpcm 11 marzo”, cosiddetto Decreto anti Coronavirus, ieri ha portato alcuni grandi supermercati - Esselunga, Carrefour, Eurospin - ad appendere agli scaffali dei cartelli con la scritta “Non è possibile acquistare i prodotti presenti in quest'area".
I prodotti in questione sono quaderni, pennarelli e articoli di cancelleria. Beni evidentemente ‘non essenziali, non necessari’, secondo l’applicazione della normativa, che ha spinto a vietare in alcuni punti vendita anche la biancheria o i prodotti per la cura delle piante (ma non le piante). Una situazione surreale, perché scolari e studenti presi dalla fantomatica Didattica a distanza, si presume possano e debbano continuare anche a scrivere a mano, a disegnare, a colorare, a prendere appunti.
Foto di GabrielGDriver
Vietare la vendita di un quaderno, e permettere quella di cognac, gelati, merendine farcite, appare una sorta di una mossa schizofrenica. C’è un limite (tanti limiti) alle semplici azioni quotidiane, non c’è un limite ai divieti irrazionali?